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IL GATTARO DI ALEPPO

 “ Mi prendo cura di animali ed esseri umani con la stessa attenzione. Tutti provano lo stesso dolore e tutti hanno diritto alla stessa compassione”

Queste sono le condivisibilissime parole di Mohammad Alaa Aljaleel conosciuto come il “gattaro di Aleppo”.

Prima che scoppiasse l’assurda guerra in Siria,  Mohammad faceva l’elettricista. Invece di andarsene in Turchia come molti suoi connazionali, ha deciso di rimanere nel suo martoriato paese a guidare ambulanze e soccorrere feriti.

Un giorno, una bambina prima di fuggire in un altro paese, sapendo che ama molto i gatti, gli ha affidato piangente il suo gattino. Da quel momento  Mohammad ha deciso di creare una piccola oasi dove raccogliere  soprattutto gatti, ma anche alcuni cani rimasti da soli.

Tramite facebook  conosce una violinista libanese, Alessandra Abidin, che vive a Cremona, conosce l’arabo e lo aiuta a livello internazionale.

Arrivano offerte da tutto il mondo e lui riesce a creare un gattile che viene chiamato “Ernesto” in memoria del gatto di Alessandra morto a causa di un linfoma.

Oggi i gatti curati, nutriti e assistiti sono piu’ di un centinaio.

Mohammad, però, non si limita a fare questo. Con l’ambulanza soccorre i feriti di guerra e non e fa tutto quello che gli e’ possibile per offrire una vita migliore  e alleviare le sofferenze ai suoi concittadini.

Ha fatto costruire un pozzo per l’acqua, un parco giochi per bambini, donato un generatore elettrico ad una scuola.

Quest’uomo e’ la prova  ineluttabile che amore per gli animali e per gli uomini viaggiano insieme.

E’ veramente un uomo di pace ed e’ giusto che qualcuno stia sostenendo la sua candidatura a premio nobel per la pace.

In facebook esiste un gruppo nato a tale proposito: NOBEL PEACE PRIZE TO ALAA.

Invito tutti ad iscriversi al gruppo, sostenere la sua
candidatura e condividere questa notizia.

Beolchi Daniela

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