TRATTATI DI ROMA. C’E’ POCO DA FESTEGGIARE
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ToggleIl 25 marzo a Roma si sono riuniti i 27 leaders dei paesi europei per festeggiare i 60 anni dei trattati.Francamente, visti i risultati, penso che non ci sia molto da festeggiare. Infatti le manifestazioni di protesta sono state tante sia da destra che da sinistra.
L’Ue è costruita su fondamenta di sabbia. L’idea di tenere insieme popoli così diversi nello standard di vita, con differenze linguistiche, religiose e culturali presenta notevoli difficoltà che i burocrati che reggono la Ue non sanno e non vogliono risolvere. Il risultato è l’insoddisfazione diffusa in tutte le popolazioni.
La pace, cosa non da poco, è l’unica eredità positiva dei fondatori della Ue. Tre generazioni di donne e uomini non hanno conosciuto gli orrori della guerra.
Bisogna riconoscere che all’inizio i paesi hanno avuto una spinta a progredire, ma ad un certo punto questo processo che stava contribuendo allo sviluppo delle nazioni dell’Europa unita si è fermato.I processi democratici si sono bloccati. Non si è riusciti a darsi una costituzione. Il parlamento (unico ad elezione diretta rispetto agli altri organi) non è stato reso centrale.