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BENTORNATA ICEBERG

Finalmente il 20 novembre Iceberg è tornata a casa. L’incontro con Giuseppe è stato commovente. Iceberg è una grossa cucciola di dogo argentino.

Nel maggio di quest’anno Giuseppe Perna, il suo proprietario, si reca in Danimarca a fare il cuoco e porta con sé il cane. Alla dogana  danese non hanno nulla da obiettare e il cane supera i controlli.

Purtroppo qualche tempo dopo durante una passeggiata si azzuffa con  un altro cane. Nel tentativo di separarli il proprietario dell’altro cane si ferisce ad una mano. La storia sembra finita lì. Invece qualcuno segnala alla polizia che Iceberg appartiene ad una delle razze di cane che in Danimarca sono messe all’indice.

Dopo pochi giorni la polizia si presenta da Perna e gli sequestra l’animale. Iceberg viene reclusa in un canile in attesa di essere soppressa.

Infatti nella civile Danimarca, uno dei paesi più avanzati in fatto di diritti umani, i cani vengono giustiziati se appartengono alle razze incluse nella lista di proscrizione.

Mi sono chiesta più volte perché l’abbiano lasciata entrare nel paese. Avrebbero dovuto bloccarla alla frontiera e rimandarla in Italia. Trovo assurdo che questo povero cane abbia dovuto rimanere recluso per ben sei mesi.

La sua sorte è cambiata perché il Movimento animalista, l’Enpa e altre associazioni si sono subito mobilitate per salvarla. C’è stata una grande raccolta di firme. Per fortuna abbiamo partecipato in molti e la Danimarca non ha potuto ignorare questa forte pressione.

Dopo qualche mese le iniziative hanno dato i loro frutti e circa due settimane fa il parlamento danese ha votato una legge per consentire ai cani che appartengono a razze considerate pericolose, di proprietà di cittadini stranieri, di lasciare il paese senza essere uccisi. Pensate che in questo paese dal 2010 ad oggi sono stati giustiziati ben 600 cani perché colpevoli di appartenere alle razze messe al bando.

Speriamo che ora con la storia di Iceberg si possa voltare pagina.

Mi domando: ma come, per il politicamente corretto, non dovrebbe esistere più il termine razza e poi esseri viventi vengono uccisi per il fatto di appartenere ad una razza piuttosto che ad un’altra?

Mi direte che il politicamente corretto si applica al genere umano. Ebbene io non ho una visione antropocentrica del mondo e per me l’uomo non è il centro dell’universo. Anche gli altri esseri viventi meritano rispetto e considerazione. C’è bisogno di un’educazione non solo al rispetto degli uomini ma anche degli animali.

Beolchi Daniela

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