Ester, la regina nascosta. Le dieci donne della Bibbia raccontate ai bambini.
È possibile rinarrare racconti dal contenuto sacro adeguandoli ai più piccoli?
“Ester, La Regina Nascosta” è solo il decimo “petalo” di una collana di libri per bambini, edito Paoline, dedicata a dieci grandi figure femminili bibliche presentate dalla teologa Antonella Anghinoni.
Ester è orfana, ebrea di umili origini. Circa i suoi genitori si hanno poche informazioni, sappiamo che da bambina erano soliti chiamarla Adassa, il cui nome, in ebraico, significa “mirto”, piccolo arbusto dai fiori bianchi ; da adulta ha la capacita di donare regalità e profumo, il profumo della resurrezione.
Vive a Susa, città babilonese sede invernale del re di Persia, nascondendo però la sua identità o meglio, le sue origini. Per volere divino e per circostanze favorevoli, diventa regina: con questo ruolo salva il suo popolo dallo sterminio. Ester rappresenta colei in cui è nascosto il volto di Dio.
Dieci Regine , i cui tratti caratteristici, come da letteratura, si traducono a paradigma della donna moderna.
Sarah, la principessa.
Rebecca, la sposa cercata.
Lea e Rachele, le sorelle rivali.
Myriam, la danzatrice.
Deborah, la piccola ape.
Ruth, l’amica.
Hanna, la cantante.
Abigail, la saggia.
Betsabea, la bellissima.
Ciascuna protagonista viene messa alla prova da avvenimenti che ne mettono in luce coraggio, caparbia e forza.
Myriam, la profetessa, autrice di un inno che recita insieme alle altre figlie d’ Israele quando il popolo attraversa il Mar Rosso. Donna amata da Dio e dalla sua gente.
Abigail, saggezza. Utilizza questa virtù per disarmare guerriero: Re Davide. In seguito alla morte del figlio, pronuncia una frase : “ Mio figlio è passato dalle braccia della madre a quelle di Dio”, ringraziando di essere stata madre, anche se per brevi attimi.
Betsabea, la settima figlia, la bellissima. Sposa di Re Davide, madre di Salomone e stratega politica. Il peccato non è l’ultima parola per Dio, ma lo è il perdono. Sganciandomi da un discorso strettamente biblico, vedo in quest’ultima colei che seduce e si lascia sedurre.
Rebecca, la sposa cercata la quale, nel Talmund è considerata progenitrice del popolo ebraico.
Ruth, amica, compagna. Prende l’iniziativa, sceglie il suo uomo e capovolge così una consuetudine. Si accosta al suo futuro sposo, addormentato sull’aia dove si era celebrata la festa della mietitura dell’orzo. “Verso mezzanotte quell’uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco, una donna gli giaceva ai piedi. Le chiese: chi sei? Rispose: sono Ruth, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto del riscatto“.
Ogni storia, racchiude in sé un messaggio : l’importanza del sesso femminile e del conseguente ruolo all’interno della società.
Antonella è una donna che ha saputo rinnovarsi. Laureatasi allo Iulm di Milano in Pubbliche Relazioni e Discipline Amministrative, dopo essere stata per tre anni responsabile dell’ufficio stampa del Cisgem, si rende conto che ciò che vuole è parlare di Dio. Fondamentali in questa rivoluzione un viaggio in Brasile e il dialogo con una biblista.
Abbandonata la vecchia via è ad ora docente di Antico Testamento presso l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose Santa Maria di Monte Berico a Vicenza.
L’idea di dedicare parte del suo tempo all’infanzia è nata su richiesta di Matilde, sua nipote.
Ovviamente, in completa solitudine i risultati non si possono raggiungere. Al suo fianco in quest’ avventura Alessandra Mantovani, illustratrice.
A sostegno, direttamente da Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico Milano, Laura Susan, cantautrice che trasforma in canzoni i contenuti dei testi scritti da Antonella. Insomma, un bel gioco di squadra che regala una melodia e un libro per ogni regina.
“ L’ incontro con Antonella” racconta Laura ” è avvenuto 10 anni fa. In occasione di un lancio dvd per la Disney dove lei era presente insieme alle sue nipoti. Ascoltando i miei testi sulle fiabe per la Disney, mi ha coinvolto nel progetto “Donne nella Bibbia” con le mie canzoni: le considerava un plus in più!!!! Educativamente sono stati ora riconosciuti dalla C.E.I. per il catechismo. Sono un valido strumento di riflessione, per ogni età, dal bambino all’ adulto.Ritengo che approfondire l ’ Antico testamento al di là di un credo o meno, sia utile a chiunque per accrescere la cultura e riconoscersi in un cammino di Donne che, vissute 3000 anni fa sono ancora attuali”.
Ritengo questa formula vincente e coinvolgente. Le arti figurative, la musica e la scrittura si fondono tra loro per diffondere, senza appesantire, argomenti di notevole spessore, trasmettendoli anche ai piccini.