Ciao Marisa
Sono ferma, attonita, due grandi lacrime scendono sul mio viso, non riesco a parlare il mio sguardo è fisso sulla finestra che ho difronte. Lascio il telefono e la mia mente singhiozza e il dolore sale, sale lasciando spazio al ricordo.
La separazione… era tanto che non ci sentivamo… ne abbiamo tanto parlato, quante volte con sguardo severo mi hai detto: “Raffaella è arrivato il momento di separarci” … allora come oggi quanta fatica, quanta paura.
Ma Raffaella piano piano sostenuta da te è riuscita a fare i primi passi ed affacciarsi a quel mondo tanto spaventoso che non le era mai piaciuto. Raffaella ha capito che poteva farcela perché tu eri dentro di lei e l’accompagnavi anche nei momenti bui.
Ti ho sempre portata con me e quando non avevo risposte facevo come mi dicevi tu: “Aspetta, prendi del tempo e la strada ti apparirà più chiara” “Non puoi prendere decisioni se non riesci a vedere e sentire il problema, staccalo da te e guardalo, solo allora potrai capire come muoverti.
Sono stati 12 anni insieme, mi hai preso per mano e mi hai fatto crescere. Sei la mamma della mia psiche, lo sai, l’ho sempre detto, ti ho tanto amato e ti amo ancora e ti sarò sempre grata per avermi insegnato a vivere ed affrontare questo folle mondo.
Non sei stata solo la mia psicoanalista, ma colei con cui ho potuto rivoltare la mia anima e scoprire le tenebre e il sole che abitavano il mio cuore.
Ciao Marisa, se volata il giorno prima di Pasqua lasciando pezzetti di te in tante persone che hai aiutato a scegliere la vita. Sei stata una grande mamma non solo per i tuoi figli ma per tanti, che come me, si erano smarriti.
Ora sarai vento, sole ma di sicuro ci guarderai con il tuo bellissimo sorriso, i tuoi lunghi capelli e due dolci occhi che fanno capolino da grandi nuvole di panna per assicurarti che stiamo tutti bene…
Forse una favola ma a cui voglio credere!