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LA LETTERA Z

| Murrighili Barbara |

Qualcuno dice che è un anestetico, “non senti più nessun dolore”..qualcun altro dice che “è 10 volte più forte di un orgasmo”, qualcun altro ancora racconta che “è come una vampata di calore che ti pervade dappertutto mentre sei in mutande sotto la neve”.

Forse bisogna avere proprio tanto freddo “dentro” e probabilmente per qualcuno la prevenzione contro l’uso che esiste da decenni non è forte come il freddo.

Si chiama eroina. Ormai è passata di moda dicevano.. e invece no!

Il consumo sta risalendo, il 2% della popolazione in Italia, quasi 800.000 persone hanno provato almeno una volta.

Dicono che la privazione affettiva causa nei bambini anomalie cerebrali che possono predisporre a un futuro uso di droghe e alla dipendenza

Dicono che i bambini privati d’affetto, cresciuti in condizioni di negligenza e difficoltà, hanno una ridotta quantità di recettori della dopamina (sostanza che regola la sensazione di piacere e gratificazione) e della serotonina (sostanza che regola l’umore).

Si parla di carenze quindi.

Dalla carenza alla comunità è un attimo, ma anche dalla comunità alla recidiva è un attimo.

Ma a quali carenze ci si riferisce? Carenze permanenti? Danni permanenti? Danni irreversibili?

La lingua italiana poi ci stupisce, pensate che basterebbe sostituire una “n” con una “z” e “carenze” diventerebbe “carezze”.

Ci sarà un giorno una risposta o un metodo che ci stupirà come ci stupisce l
a lingua italiana?

Murrighili Barbara

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