Arte e Censura: Intervista a Musella Alessio.
Inizio questa nuova intervista a Musella Alessio, editore e consulente markrting, citando uno dei principi cardini inseriti nella nostra Carta Costituzionale, ovvero l’articolo 21, dedicato alla libertà d’espressione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.
Deliberatamente non ho citato l’articolo per intero, in quanto, con Alessio affronteremo il tema di censura in campo artistico e letterario.
Con l’avvento social network, molti artisti più o meno noti, hanno subito la suddetta censura, vedendosi la propria pagina fb bloccata.
Allora, Alessio, cosa sta accadendo? Secondo quali principi FB può permettersi tale gesto?
Posso comprendere sia più semplice avere un sistema robotico che selezioni e riconosca parti anatomiche solitamente, considerate non idonee ad un pubblico minorenne, che, nonostante stia migrando verso altri social, in cui, comunque rimane, la censura è sempre molto presente su FB.
Detto questo, appare assurdo vedere foto decisamente provocatorie e volgari, che, solo perché non mostrano le parti incriminate, possono tranquillamente essere postate.
“L’origine du monde” di Gustave Courbet, conservato al Museo D’Orsay di Parigi, “Amor Vincit “di Caravagggio consevato nella Gemäldegalerie, una delle raccolte museali componenti gli Staatliche Museen di Berlino, opere quindi, note a livello internazionale, sono state condannate dallo stesso FB.
In che modo a tuo avviso offenderebbero il buon costume? Sono opere che hanno un loro specifico significato.
Roberto ferri, artista Tarantino, si è visto bloccare più volte il suo account. Io da sempre sostengo che l’arte debba essere sdoganata è fruibile da chiunque, scendendo dal piedistallo, ritengo che proprio un social come fb possa contribuire ad avvicinare la gente all’arte in maniera indiretta e semplice, ma la censura applicata , diventa invece un ennesimo muro che distanzia .
Passano invece inosservati pensieri ed immagini legate alla violenza Vorrei precisare che comunque FB è un social non legato direttamente al mondo dell’arte, che si trova a gestire mmagini , anche forti, che l’algoritmo tratta nello stesso modo la pornografia esplicita.Ricordo che i social network ha censurato anche quattro fotografie di quadri, di Courbet, Giorgion e Canova, opere d’arte riconosciute in tutto il mondo, e la lista legata ai blocchi artistici è davvero lunghissima.
Come accennato precedentemente, un senso vero e proprio non esiste, quando parliamo di arte , sui social dovrebbero esistere sistemi in grado di riconoscere un dipinto, da una foto, e ancor di più una foto artistica da una pornografica o volgare, ma non credo che sia così semplice da applicare , detto ciò , potrebbero comunque inserire una dicitura legata all’Arte, in modo che sia più semplice controllare quanto e cosa postato quando parliamo del settore in questione .
Secondo te, non è un controsenso il fatto che per legge in Italia non si possano girare film porno, ma allo stesso tempo vengono però distribuiti. Perché subisce minore disapprovazione?
Quesito che meriterebbe un lungo approfondimento, comunque, sì, è assurdo, come molte altre situazioni lo sono nel nostro paese, che di facciata è pronto a sostentare una falsa pudicità ( in questo campo gli U.S.A. sono LEADER), per poi dare libero sfogo a perversioni o semplici fantasie, che però devono rimanere “un segreto”..
Raccontami la difficoltà del dipingere parti intime di un corpo.
Questa domanda andrebbe fatta agli artisti. In realtà, ad ogni modo, ritengo che il realismo non disturbi, racconta, ma spesso l’arte , se vuole provocare, non può limitarsi alla riproduzione perfetta di qualcosa, ma si spinge oltre per generare una reazione in chi guarda.
L’amante di Lady hChatterley romanzo di David Herbert Lawrence, Madame Bovary di Flaubert, all’epoca vennero pesantemente attaccati, censurati e accusati di ledere il “buon costume”. Nel 2020 sono considerati tra i grandi classici della letteratura mondiale. In che modo tali contenuti, a tuo avviso, possono avere “leso” la sensibilità altrui?
In nessun modo, ricordo che alcuni film degli anni 90, compreso il “Codice Da Vinci”, libro compreso, sono stati fortemente osteggiati dalla chiesa … e non aggiungo altro. Quando parliamo di capolavori scritti o dipinti, ritengo che non debba esistere censura a prescindere; oggi è possibile bypassare le censure in qualche modo, paradossalmente grazie alla presunta libertà di espressione, presunta, appunto.
Vorrei capire chi decide i parametri per definire censurabile qualcosa o qualcuno, viviamo in un mondo con diverse culture, diverse attitudini, diversi credo, parliamo di globalizzazione e poi di fronte ad un seno disegnato gridiamo allo scandalo…. credo che la vera globalizzazione, debba regalare la libertà di pensiero…
Come Alessio Musella, se ne avessi il potere, quali limiti porresti?
Il termine “limite” trovo sia sbagliato, le regole è giusto esistano, ma, quando si parla di arte, risulta difficile applicarle.
L’arte da sempre è apertura, passione, sregolatezza… e proprio per questo, non andrebbe mai limitata…
Un ringraziamento speciale a Musella Alessio per la disponibilità e l’attenzione accordatami.