PROGRAMMA RINASCIMENTO BERGAMO, CESVI: AL VIA IL BANDO SPESE INDEROGABILI.
Stanziati i primi 3 milioni di euro del Programma Rinascimento Bergamo relativi alle spese inderogabili, gestiti dall’organizzazione umanitaria Cesvi. Un concreto strumento di sostegno per aiutare le piccole imprese di Bergamo ad affrontare le spese sostenute durante il lockdown e gli investimenti necessari alla ripartenza. Cesvi si occuperà della gestione, dell’erogazione dei contributi a fondo perduto e delle attività di monitoraggio e rendicontazione.
Cesvi, organizzazione umanitaria che opera da 35 anni in Italia e nel mondo, dopo aver fornito importanti aiuti agli Ospedali ed alla popolazione anziana di Bergamo, scende in campo per sostenere le micro e piccole attività d’impresa, i piccoli esercizi commerciali e artigianali di Bergamo dopo la chiusura forzata a causa dell’emergenza coronavirus.
Nell’ambito del Fondo di mutuo soccorso il Comune di Bergamo, il Gruppo Intesa Sanpaolo e la Fondazione di partecipazione Cesvi hanno attivato il Programma “Rinascimento Bergamo” a sostegno di piccole e medie imprese locali.
“Abbiamo deciso di affidare a Cesvi la gestione operativa del Programma – commenta il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – consapevoli dell’efficienza e della trasparenza della Fondazione, che non a caso ha vinto per due volte recentemente l’Oscar per la trasparenza dei propri bilanci. Parliamo, inoltre, di un ente bergamasco, particolarmente motivato, quindi, a voler fare il bene della nostra città. Sono convinto che, grazie a loro, l’iter per l’accesso ai contributi sarà il più semplice e il più rapido possibile, come si aspettano le piccole e piccolissime imprese del tessuto urbano per far fronte alle difficoltà imposte dal lockdown.”
Cesvi si occuperà della gestione, dell’erogazione dei contributi a fondo perduto e delle relative attività di monitoraggio e rendicontazione.
3 milioni di euro – dei 10 milioni totali di contributi a fondo perduto – sono stati allocati in un primo bando, denominato “Spese Inderogabili”. Il bando finanzia le spese sostenute dalle microimprese attive nel settore del commercio e dell’artigianato di servizio durante il periodo di chiusura per l’emergenza Covid-19.
“Siamo orgogliosi di essere parte di questo prestigioso e innovativo programma di rilancio delle microimprese bergamasche” dichiara la Presidente di Cesvi Gloria Zavatta, “e di poter mettere il know how acquisito nella gestione di interventi complessi nel Sud del mondo, al servizio delle piccole imprese di Bergamo, la città in cui Cesvi è nato e ha da sempre mantenuto la sede principale”.
Il contributo a fondo perduto è pari ad un massimo di 1.500 € per ciascuna microimpresa che deve avere sede operativa a Bergamo ed essere stata chiusa, a seguito dei provvedimenti normativi, dal 9 marzo 2020. È inoltre ammessa una sola domanda per impresa.
Sono ammissibili spese relative all’attività dell’impresa e maturate nel periodo dal 9 marzo fino a sessanta giorni successivi alla data di riapertura dell’impresa, autorizzata dalla normativa, indipendentemente dalla data del loro pagamento. Ad esempio, sono ammesse alla rendicontazione spese come tasse e tariffe (TARI, COSAP, etc.), affitto e rate di mutuo, telefonia, internet, energia, acqua, riscaldamento, etc. ma potranno essere documentate solo spese che non siano state oggetto di altri contributi pubblici.
Le spese dovranno essere comprovate da fatture interamente quietanzate o documentazione fiscalmente valida, emessa dal fornitore dei beni/servizi entro la data di rendicontazione prevista a 60 gg dalla ricezione dei fondi e non oltre il 15 ottobre 2020.
Un sito dedicato è stato realizzato per fornire tutte le informazioni necessarie, rispondere a quesiti, e per accedere alla procedura di presentazione delle domande relative al bando: www.rinascimentobergamo.it.
Per accedere al bando “Spese Inderogabili” è necessario effettuare il login ai servizi del portale del sito del Comune di Bergamo, tramite un’identità SPID o una Carta Nazionale dei Servizi.
Le domande potranno essere trasmesse dalle ore 15:00 del 15 maggio fino alle ore 12.00 del 30 giugno 2020 tramite la compilazione di un semplice modulo con le informazioni essenziali relative all’attività.
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