Putin, l’ultimo Zar. Incontro con Lilin Nicolai
Luci e ombre, amato e odiato, figura tra le più controverse della storia contemporanea.
Ad analizzare non solo l’ascesa al potere, ma anche l’animo di Vladimir Putin è lo scrittore Nicolai Lilin.
Autore di “Educazione Siberiana”, “Caduta libera”, “Storie sulla pelle” e “Il respiro del buio”, con “Putin. l’ultimo zar” si allontana dal romanzo caro ai lettori per avvicinarsi a un nuovo stile letterario avente protagonista il Presidente russo.
Nel corso della diretta online svoltasi sabato 24 ottobre 2020 presso Un mondo di libri, nota libreria di Seregno e condotta da Eva Musci, così ha raccontato:”Mi interessava affrontare la scrittura di un libro, nel quale volevo seguire il percorso e la metamorfosi dell’anima durante la salita al potere. Quindi, Putin si presta benissimo. Per comprendere bene una persona si può capirla attraverso l’esame della sua famiglia, della sua storia. In questo caso è molto interessante il percorso dei suoi antenati, dei suoi bisnonni, di sua madre, di sua zia che è stata in campo di concentramento, delle memorie che hanno lasciato. Attraverso l’analisi dei familiari, possiamo anche capire meglio da quali pezzi di puzzle si è costruito, sia nel bene che nel male”.Afferma inoltre:”Bisogna capire le circostanze, le peculiarità della cultura che l’hanno partorito al fine di creare un’opinione obiettiva”.
Tra i contenuti la Grande Guerra Patriottica, ovvero la Seconda Guerra Mondiale, periodo vissuto con sofferenza dalla famiglia di Putin. “Ho cercato di raccontare questa parte perché per me è molto importante comunicare al mio lettore occidentale quei momenti che magari sfuggono a scrittori e storici occidentali”.
Giunta in libreria per il firma copie ho avuto modo di porre due domande a Lilin legate però alla sfera personale, o meglio, al suo rapporto con la scrittura.
“Cosa rappresenta per te la scrittura? Ti è mai capitato di entrarvi in conflitto?”
Con fare cortese, uno sguardo che racchiude in sé un mondo e una voce calda che trasmette sicurezza, mi ha risposto: ”La scrittura è sicuramente una via di comunicazione importante, così come l’arte e il tatuaggio. È il mio lavoro. Io non scrivo solo quando sento la necessità di comunicare, cioè, scrivo anche per questo. Io scrivo sempre. No, non ho mai avuto problemi con la scrittura, non vi sono mai entrato in conflitto. Anzi, ho tante storie da raccontare. Sono poliedrico, faccio tante cose e per me è faticoso seguire tutti i progetti di scrittura come vorrei. Sono molto soddisfatto. Mi piace”.
Il pensiero Lilin Nicolai trova custodia proprio in alcuni stralci tratti da “Putin. L’ultimo Zar”.
“ La curiosità umana, per sua natura, ci spinge spesso oltre gli orizzonti dell’immaginabile, ed è uno dei grandi propulsori della nostra evoluzione. Come ogni cosa nell’universo, anch’essa ha dei meccanismi che la identificano, ovvero le regole secondo le quali funziona.
Quello che mi interessa da sempre, è scoprire e narrare la natura dell’animo umano, la sua capacità di modulare la realtà circostante, e di conseguenza automodificarsi, durante il suo straordinario e allo stesso tempo tragicomico percorso esistenziale”.
Infine, ringraziando Un Mondo di Libri e Voci dalla storia per l’entusiasmo, la professionalità e la cordialità dimostrati, ricordo che l’evento è stato realizzato nel pieno rispetto della normativa Anticovid.
Per visionare l’intera diretta di sabato 24 ottobre 2020
https://www.facebook.com/VociDellaStoria
Una lettrice tra tante