Biotestamento, il diritto di scegliere. Un confronto aperto per comprendere il valore universale della legge 219.
Al webinar, organizzato da VIDAS nel terzo anniversario della legge, intervengono accademici, medici ed esperti tra cui Ferruccio de Bortoli, Stefania Bastianello e Patrizia Borsellino 14 dicembre 2020, ore 17 Online sulla piattaforma Zoom
A tre anni dall’approvazione della legge 219/2017 sul biotestamento, il suo contenuto etico e giuridico nel nostro Paese è ancora in gran parte disatteso. La sua applicazione è molto parziale e in tanti non conoscono questo diritto perché manca una campagna informativa. Secondo le stime più recenti, infatti, In Italia solo 3 persone su 10 si sono poste il problema di pianificare il proprio fine vita e meno dell’1% della popolazione ha redatto le DAT, ovvero le disposizioni anticipate di trattamento*.
Per questo, nell’ambito della propria attività culturale di sensibilizzazione rivolta al grande pubblico, VIDAS – da quasi 40 anni a fianco dei malati inguaribili e già attiva con uno Sportello biotestamento gratuito che offre la consulenza di medici e psicologi (per info biotestamento@vidas.it) – organizza lunedì 14 dicembre alle ore 17, su piattaforma Zoom, il webinar Biotestamento, il diritto di scegliere. Un confronto aperto per comprendere il valore universale della legge 219. Iscrizione obbligatoria su vidas.it. L’evento gode del patrocinio dell’Università Statale di Milano, Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità.
Ripercorrendo l’iter legislativo della 219, l’incontro con accademici, medici, giornalisti ed esponenti della politica ha l’obiettivo di fare il punto sulla sua applicazione nel nostro Paese e di valorizzare il diritto all’autodeterminazione di ciascun individuo oltre che di contribuire a costruire un linguaggio condiviso per una corretta informazione.
Introdotto da Elio Franzini, rettore dell’Università degli Studi di Milano, l’incontro si aprirà con l’intervento di Stefania Bastianello, presidente Federazione Cure Palliative, che esporrà lo stato dell’arte e i contenuti della legge, mettendone in evidenza gli elementi di progresso civile e culturale. Illustrerà inoltre il dibattito parlamentare in corso e la condizione di operatività effettiva della Banca dati nazionale delle DAT (disposizioni anticipate di trattamento).
Seguirà il contributo di Barbara Rizzi, medico palliativista e direttore scientifico di VIDAS, sul ruolo del medico nel costruire una relazione di cura, fiducia e verità con il paziente e nel farsi garante della sua volontà nella triangolazione con caregiver e familiari.
Una riflessione bioetica anche alla luce dell’attuale emergenza sanitaria sarà invece il tema che affronterà Patrizia Borsellino, ordinaria di Filosofia del diritto all’Università di Milano, che tratterà del compito che la legge sul biotestamento ha nel rispondere alla sofferenza e nel contribuire a mettere il paziente al centro di ogni decisione che lo riguarda.
Ferruccio de Bortoli, presidente di VIDAS, spetterà infine illustrare quanto i media possono fare per una migliore comprensione di questa legge, necessaria ma difficile da raccontare, e per veicolare un’informazione obiettiva e corretta, non inquinata da pregiudizi di parte.
Interverrà inoltre Emilia De Biasi, senatrice e relatrice della legge 219.
A moderare la discussione, aperta anche a domande da parte del pubblico, sarà Nicola Montano, medico e professore ordinario di Medicina interna
Vidas difende il diritto del malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità. È un’associazione di volontariato laica, fondata da Giovanna Cavazzoni a Milano nel 1982. Offre assistenza socio-sanitaria completa e gratuita ai malati con patologie inguaribili a domicilio e nell’hospice Casa Vidas: degenza e day-hospice. Un servizio garantito grazie all’intervento di proprie équipe socio-sanitarie, formate da figure professionali tutte specializzate in cure palliative, affiancate da volontari selezionati. Un percorso di 38 anni accanto a chi soffre e che ha raggiunto oltre 37.000 persone: anziani, adulti e dal 2015 anche bambini. Per loro nel 2019 è stata inaugurata Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia per l’accoglienza di minori gravemente malati e il sostegno alle famiglie. L’attività di formazione per operatori e di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza accompagnano da sempre quella assistenziale.
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