Quando un libro è fonte di riflessione. Intervista a Eva Musci, conduttrice “Vaccini per l’anima” e “Voci della storia, Fall Winter 2020”
Torno a parlare di “Vaccini per l’anima” rubrica interna di “Voci della storia, festival storico letterario” sorta con lo scopo di comunicare speranza e indurre a riflessione.
Quella del 18 dicembre ore 21.00 non è solo la serata conclusiva, bensì una puntata speciale.
In quest’occasione, l’attenzione non è più focalizzata sulle pestilenze che nel corso della storia ci hanno colpito.
Con la presenza di Folco Terzani, scrittore, il pensiero vola oltre, nello specifico al dopo pandemia.
Folco ripropone ai lettori “La mia fine è il mio inizio” scritto a quattro mani con il padre, l’indimenticabile Tiziano Terzani, nella nuova versione Redux.
Il testo non raggiunge le 200 pagine, le immagini da bianco e nero prendono colore, insomma, decisamente “leggero” (se la definizione è esatta) rispetto al cartaceo pubblicato nel 2006.
L’odierna edizione ha avuto origine come scrive lo stesso, al fine di: “Trasmettere un po’ di saggezza e serenità in questo momento storico”.
“La mia fine è il mio inizio”, titolo che appare metafora di quanto sta accadendo e di quanto ci aspetta: la fine di un Paese e un nuovo inizio, per il quale, tutti, nelle nostre potenzialità, siamo chiamati a collaborare, insieme.
Riunire le forze, quelle poche rimaste e, ricostruire partendo dalle macerie.
Per meglio approfondire, dialogo oggi con Eva Musci, conduttrice e direttrice artistica “Vaccini per l’anima” e “Voci della Storia Fall Winter 2020”.
Ciao Eva, rieccoci, una seconda volta. Partiamo da una domanda semplice e scontata: come e perché nasce una serata differente dalle precedenti?
Questa idea di una puntata speciale nasce da una intervista a Folco Terzani che ho ascoltato in rete, e mi è sembrato che questo dono di un libro totalmente gratuito per tutti che inviti le persone verso un cammino interiore per ritrovare la forza di sognare e di immaginare un futuro fosse il messaggio più bello che potessimo dare alla vigilia delle festività natalizie, questa rubrica è nata per invitare le persone a riflettere a ragionare e informarsi, è pur vero che la storia non si ripete mai e ciò che il mondo sta vivendo è qualcosa di mai avvenuto prima, ma abbattersi non serve a nulla, non porta da nessuna parte.
Un testo, un saggio, un romanzo rappresentano valide guide, in grado di condurci a lavorare su noi stessi e sulle nostre emozioni.
In questa fase, dal punto di vista psichico, per sopravvivere è inevitabile. Se letti con estrema attenzione inoltre, offrono non soluzioni certe, ma un punto di partenza per fuggire dal caos, quasi fossero consigli preziosi.
Sei d’accordo con me?
Certamente, questo è il motivo per cui ho ideato questa rubrica
“La mia fine è il mio inizio”, un dialogo tra un padre e un figlio denso di significati e rivolto soprattutto ai giovani.
Qual è la chiave di lettura per meglio comprenderne il senso?
La bellezza di questo testo è la possibilità di trovarci ognuno le proprie risposte, o meglio la strada che conduce alle risposte, i libri andrebbero letti almeno tre volte in vari momenti della propria vita
Altra rubrica interna a “Voci della Storia, Festival Storico Letterario” è “Fall Winter 2020”, giunta anch’essa alla serata conclusiva, che si terrà martedì 15 ore 21.00
Dopo Alessandro Barbero, ad accompagnarci nel magico mondo di Dante sarà il giornalista Aldo Cazzullo, che ci presenterà “A riveder le stelle. Dante il poeta che inventò l’Italia”.
Dante, sommo poeta viene definito “padre della patria” in quanto l’Italia «è nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui: Petrarca, che da piccolo ebbe la fortuna di incontrarlo; Boccaccio, che per primo definì la Commedia «Divina» e la lesse in pubblico.»
Vuoi anticiparci qualcosa?
Aldo Cazzullo nel suo libro fa una riflessione molto bella proponendoci di rileggere Dante attraverso altri poeti, e avvenimenti , mostrandoci come la visione del Sommo Poeta abbia permeato tutta la nostra cultura e la nascita della nostra nazione, e riscoprendolo potremmo trovare la rotta per uscire da questo brutto momento, lui ce lo presenta come il nostro capitano colui che tiene saldamente il timone della nave Italia.
“A riveder le stelle”, espressione che guarda al futuro. Suppongo l’opera in questione non sia stata scelta a caso.
Sicuramente, il libro contiene un vero messaggio di speranza
Italia, Paese ferito, decisamente in ginocchio, travolto da una crisi socio-economica senza precedenti, nel quale stiamo assistendo a fuori luogo azioni di propaganda elettorale, in cui i cittadini sono quasi ridotti a un “tutti contro tutti”.
Paese il cui pensiero dovrebbe essere rivolto all’avvenire, nostro e dei nostri figli.
Quale messaggio vorresti lanciare a tutti coloro che ci leggeranno?
Di continuare a sperare e a sognare, di prendersi il tempo per riflettere e per vivere gli affetti , sarà un Natale diverso ma sta a noi decidere se sarà triste o felice, io preferisco trovare un motivo per sorridere, perché sembra una frase fatta, ma il più grande dono è essere vivi e poter ancora percorrere il cammino, credimi ci sono talmente tante cose da scoprire, da vivere e vedere che una vita intera non basterebbe, sprecare tempo a lamentarsi o a vivere di rimpianti non ha nessun senso. Dobbiamo reinventarci e reinventare l’Italia e per farlo c’è bisogno di energia positiva, come quella che c’era nel dopoguerra e che ci ha permesso di ricostruire il paese.
In conclusione , ringrazio Eva per il tempo concessomi.
Per seguire le dirette:https://www.facebook.com/VociDellaStoria
Per scaricare gratuitamente “La mia fine è il mio inizio. Redux” http://www.tizianoterzani.com/