Afghanistan le spose bambine
Non entriamo in questioni geopolitiche o che riguardano gli interessi delle diverse nazioni ma ci occupiamo delle persone e in questo momento delle donne afghane che si ritrovano ancora ripiombate nella segregazione in balia di uomini troppo spesso senza scrupoli.
Oggi il portavoce dei talebani ha affermato che il regime è cambiato e che il nuovo Emirato islamico sarà rispettoso dei diritti delle donne e sarà consentito loro l’accesso all’istruzione. Quindi verrà concesso alle donne di lavorare, andare a scuola, uscire di casa da sole e indossare l’hijab che significa in termine etimologico “rendere invisibile celare allo sguardo” oggi inteso come il velo.
E’ chiaro che tutto questo lascia la parte dell’occidente più sensibile, poco convinta, anche perché i Talebani nell’annunciare il nuovo governo hanno specificato come il nuovo Emirato sarà una teocrazia islamica. E la rigida interpretazione dell’Islam che vede le donne come “merce”. Hanno parlato di ,Sharia, il cammino che conduce alla fonte a cui abbeverarsi e cioè il complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Dio per la condotta morale religiosa e giuridica dei suoi fedeli. E le donne in tutto questo hanno sempre la peggio…!
Alcuni testimoni avrebbero raccontato che i comandanti talebani avrebbero dato istruzione agli imam delle aree che si trovano sotto il loro controllo di fornire l’elenco delle donne “non sposate, di età compresa tra 12 e 45 anni affinché i loro soldati possano sposare in quanto bottino di guerra che spetta ai vincitori”.
Inoltre tutte le foto di donne in posa occidentale posta sulle saracinesche dei negozi sono state ricoperte con il bianco. Non dobbiamo dimenticare che in Afghanistan negli anni 70 le donne erano libere e non obbligate a tutto quello che oggi invece devono sopportare.
Intanto i Talebani promettono “serenità” e descrivono come “normale la situazione a Kabul”, dopo le scene di caos all’aeroporto e le immagini di code di mezzi che cercano di lasciare la città. Cioè di salvarsi…!
Di fatto la presa di Kabul da parte dei Talebani sembra aver colto di sorpresa tutta la comunità internazionale, ma su questo argomento, che ci lascia molto increduli, lasciamo la parola a chi è maggior competente. Del resto sappiamo benissimo che dietro ogni azione delle grandi potenze ci sono sempre accordi economici che forse noi comuni mortali non sapremo mai.
Quello che lascia sgomenti è che nessuno si sia posto l’interrogativo di che fine faranno le donne, le bambine e coloro che hanno contribuito alla lotta contro i talebani. Dicono di sentirsi abbandonati, hanno ragione, e come sempre il vile Dio denaro ha la sopraffazione su tante vite umane.
Noi come giornale siamo vicine alle tante donne afghane in questo momento tragico e possiamo promettere che seguiremo quanto sta avvenendo per dare voce a chi in questo momento, se si esprime, rischia la morte a volte atroce,
Siamo con voi care sorelle e cercheremo di tenere viva la vostra voce!