Ancora un morto in psichiatria. Indagati 5 medici.
A tre anni dalla tragica fine di Elena Casetto, bruciata viva mentre era legata a un letto di contenzione nel reparto di psichiatria dell’Ospedale di Bergamo, si consuma un’altra tragedia nell’Ospedale di Scorrano, nel Salento. Il 9 agosto, un uomo era stato ricoverato per una rimodulazione della terapia; gergo psichiatrico che significa cambiare farmaci e/o dosaggio perché quello usato sembrava “non funzionare” (ma va?). Il giorno dopo l’hanno trovato in stato di arresto cardiaco. Inutile l’intervento del medico rianimatore.
I parenti hanno sporto denuncia-querela, specificando di aver sentito il loro congiunto per telefono, e aveva la voce impastata, con difficoltà a pronunciare parole, probabilmente a causa dei sedativi che gli erano stati somministrati.
Il CCDU – Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani – chiede giustizia e verità per questa ennesima tragedia.
Comunicato da CCDU – Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani