IL COSTO DELLA PANDEMIA,Scuole chiuse: istruzione negata a milioni di studenti.In lombardia resta l’abbandono scolastico.
Torna la campagna solidale “Tutti a Scuola!” promossa dal ActionAid per contrastare dispersione e povertà educativa in Italia e nel Sud del mondo. Nel 2020 circa il 12% dei giovani lombardi ha lasciato prematuramente gli studi. Fino al 31 ottobre si può donare con un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45511. Interventi di riqualificazione architettonica nelle scuole di Palermo, nei quartieri dove è più diffuso il disagio socioeconomico. Il 10 ottobre in venti piazze italiane con “Dream Book” per il diritto allo studio
Lo scorso anno oltre il 13% degli studenti italiani ha abbandonato prematuramente gli studi. In Europa, solo i vicini maltesi e spagnoli fanno peggio di noi. Numeri che restano lontani dall’obiettivo fissato dall’Ue (10%)[1] e nascondo persistenti squilibri a livello territoriale. Nel Mezzogiorno i giovani tra i 18 e i 24 anni che lasciano la scuola con in tasca al più la licenza media si attestano al 16,3%, con un divario di oltre cinque punti percentuali rispetto a Centro (11,5%) e Nord (11%). D’altra parte anche tra le regioni settentrionali, i numeri restano preoccupanti.Con circa il 12%, la Lombardia registra, appaiata col Piemonte, il tasso di abbandono più alto[2]. Disuguaglianze croniche che la pandemia – con la prolungata chiusura delle scuole – non ha fatto che ampliare. A pagare il prezzo più alto sono stati i più vulnerabili, i minori provenienti da contesti socio-economici svantaggiati. C’è dunque bisogno oggi più che mai di proseguire, e intensificare, gli sforzi per garantire a tutti, in Italia e nel mondo, il diritto all’istruzione. Per questo ActionAid rinnova il proprio impegno nella lotta contro povertà educativa e abbandono scolastico in Italia e nel Sud del mondo con la campagna “Tutti a Scuola!”. L’iniziativa solidale è attiva fino al 31 ottobre. Per donare basta un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45511.
«La crisi innescata dalla pandemia ha confermato, una volta di più, il legame strettissimo e drammatico tra povertà economica e povertà educativa. Negare il diritto all’istruzione ai bambini e alle bambine significa precludere loro l’unica strada verso un futuro migliore. Per questo è necessario raddoppiare gli sforzi affinché nessuno resti indietro», commenta Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia.
[1] EUROSTAT, Early leavers from education and training by sex and labour status.
[2] ISTAT, Ciclo di audizioni sul tema della dispersione scolastica
IL PROGETTO A MILANO.
In Italia il progetto coinvolge circa 3mila studenti e punta a contrastare la dispersione scolastica attraverso la riqualificazione di spazi fisici di partecipazione e aggregazione all’internodi scuole situate in aree caratterizzate da forte disagio sociale e un alto tasso di abbandono. A Milano in particolare gli interventi riguarderanno il centro per l’istruzione Manzoni, gli istituti comprensivi Madre Teresa di Calcutta e Via De Andreis, in quartieri dove il prolungato isolamento dalla comunità educante non ha fatto che acuire la povertà educativa e il rischio dispersione. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di contrasto all’abbandono scolastico che vede ActionAid impegnata da anni nel capoluogo lombardo[.
IL PROGETTO IN MALAWI Lo stop – totale o parziale – negli ultimi 18 mesi è stato per milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo in media di 34 settimane (oltre otto mesi)[1] con effetti deleteri su povertà educativa, abbandono scolastico nonché matrimoni forzati e gravidanze precoci[2].
In Malawi ActionAid costruirà aule al coperto e servizi igienici per la scuola elementare di Chikunkha, nel distretto settentrionale di Nsanje, con l’obiettivo di garantire un’istruzione pubblica di qualità a oltre 6mila alunni, costretti a fare lezione all’aperto dopo l’alluvione che nel 2015 ha reso inagibile gran parte delle classi. Fenomeni climatici estremi e disastri naturali ciclicamente funestano il Paese africano con ripercussioni drammatiche sul diritto all’istruzione oltreché sull’economia e sulla sicurezza alimentare. Ultimo in ordine di tempo, il ciclone Idai nel 2019 ha distrutto gran parte delle scuole e i pochi edifici rimasti in piedi sono stati destinati all’accoglienza degli sfollati. La pandemia infine ha causato la chiusura totale delle scuole. E al rientro in classe moltissime alunne mancavano all’appello.
SPOSE BAMBINE E GRAVIDANZE PRECOCI Secondo le stime del governo malawiano, sono almeno 3mila le spose bambine e almeno 2mila le gravidanze precoci registrate nel solo distretto di Nsanjein sei mesi di chiusura. A livello nazionale, dall’inizio della pandemia le gravidanze tra le ragazzine hanno superato quota 40mila, i matrimoni forzati oltre 13mila. Nel Paese le famiglie – impoverite e affamate ulteriormente dalla pandemia – ricorrono al matrimonio come meccanismo di sopravvivenza. Un fenomeno molto diffuso che il progetto messo in campo da ActionAid intende arginare attraverso percorsi di segnalazione e monitoraggio promossi in collaborazione con le istituzioni locali.
Il Malawi non a caso detiene un triste primato. È uno dei Paesi con il più alto tasso di matrimoni forzati al mondo, con circa il 42% delle ragazze sposate prima dei 18 anni e il 9% delle spose bambine minori di 15[3]. Eppure il Paese non rappresenta un caso isolato. È piuttosto l’emblema di un fenomeno ampiamente diffuso che la pandemia ha aggravato con conseguenze drammatiche su bambine e adolescenti. Nel mondo si stima siano 650 milioni le donne che hanno contratto il matrimonio prima dei 18 anni. E ogni anno 12 milioni di ragazze diventano mogli prima dell’età adulta[4]. E una sposa bambina che diventa madre corre rischi altissimi per la propria salute. Si stima aumentino fino al 50% le possibilità di morte per sé e per il bambino nei primi giorni di vita. Senza contare i rischi durante il parto: dalla rottura della placenta alla fistola ostetrica fino alla morte[5].
“DREAM BOOK” IN 20 PIAZZE ITALIANE Per accendere i riflettori su povertà educativa e abbandono scolastico in Italia e in Malawi, il 10 ottobre in venti piazze tra Milano, Roma e Napoli tornano i volontari di ActionAid con “Dream Book”, iniziativa solidale giunta alla terza edizione.Con un piccolo contributo sarà possibile acquistare «il quaderno che realizza i sogni dei bambini» e sostenere la campagna “Tutti a Scuola!”[6].
Alla campagna danno il loro supporto i testimonial di ActionAid, tra i quali il collettivo artistico The Jackal, l’attrice Claudia Gerini, la marciatrice Eleonora Giorgi, l’allenatore della Nazionale di pallanuoto italiana Sandro Campagna, la ginnasta Vanessa Ferrari, lo schermidore Daniele Garozzo e l’atleta Filippo Tortu, medaglia d’oro alle ultime olimpiadi di Tokyo.
[1] Studenti in 17 Paesi dalla scuola primaria alle superiori – UNESCO warns 117 million students around the world are still out of school; UNESCO, Global monitoring of school closures.
[2] UNICEF, COVID-19, A threat to progress against child marriage; COVID-19 AND SCHOOL CLOSURES, ONE YEAR OF EDUCATION DISRUPTION
[3] UNICEF, End Child Marriage in Malawi
[4] UNFPA, State of World Population Report – SoWP 2021
[5] UNFPA, GIRLHOOD, NOT MOTHERHOOD, Preventing Adolescent Pregnancy
[6] ActionAid, Dream Book 2021
UFFICIO STAMPA CAMPAGNA SMS: Atlantis Company
Federica Giovannetti: 375. 6654842 – giovannetti.federica@atlantiscompany.it
Marta Seu: 392.3227952 – marta.seu@atlantiscompany.it
Martina Ripamonti: 375.5268616 – martina.ripamonti@atlantiscompany.it
Maria Chiara Zilli: 375.5637748 – mariachiara.zilli@atlantiscompany.it
Alessia De Rubeis: 334.9610869 – alessia.derubeis@atlantiscompany.it
UFFICIO STAMPA ACTIONAID: Dipartimento Comunicazione ActionAid Italia
Paola Amicucci: 3457549218 – paola.amicucci@actionaid.org
Alice Grecchi: 3457549218 – alice.grecchi@actionaid.org
Daniela Biffi: 3472613441 – daniela.biffi@actionaid.org