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Intervista a Frida Sacchi, ritrattista.

| Mara Cozzoli |

Amo raccontare storie e dialogare.
Lo spazio di oggi è dedicato a Frida Sacchi, giovane donna sempre sul pezzo, pronta a fare, disfare, creare e mettersi più e più volte in gioco.
Da poco ha scoperto il suo talento nel disegno sotto forma di ritratto, decidendo in tal modo di coltivare questa sua qualità.

Entriamo subito nel vivo e presentati ai nostri lettori.
Chi è Frida?

Frida è una donna di 49 anni separata e mamma di 3 figli, con un carattere forte dovuto purtroppo agli eventi della vita, figlia di separati.
È una persona cocciuta, testarda ma anche molto sensibile, altruista e uno spiccato senso di creatività.

Sei figlia di creativi e questa loro dote è giunta a te.

Sì, i miei genitori sono entrambe creativi, mio papà è bravissimo, con i fiammiferi costruisce navi , velieri e tante altre cose…  la mia mamma è feconda in molte cose, dal fuoco di carta da mettere nel camino ai centro tavola , dalle cornici agli oggetti più svariati, praticamente disfa, inventa e crea.
Io devo ringraziare loro per questa mia qualità, anchi’io vado dalla stoffa al al cemento, mi piace dare origine cose di svariata natura.



Prima di quest’intervista abbiamo avuto modo di conoscerci telefonicamente.
So che un triste evento ti ha spinto a eseguire il tuo primo ritratto. Da quel momento hai pensato: “Non sono così male!”. 
Inizia così la tua avventura. 

Esponi il tuo processo di avvicinamento al ritrattismo?

Purtroppo è stato un evento molto triste, il 26 settembre mio zio a cui volevo un bene enorme, ed era come un secondo papà, l’uomo che mi ha portato all’altare, ci ha lasciato.
Volendo essere il più vicino possibile ai miei cugini e a mia zia , ho voluto provare a fare un ritratto in suo onore.
Il risultato mi è piaciuto e ne ho fatti altri con i figli, uno dopo l’altro e ciò mi ha avvicinato a questo mondo.

Quale materiale usi per i tuoi ritratti?

Io uso solo matite 2H , 2/4B e sfumini perchè mi trovo bene essendo leggere e riesco a sfumare bene.


Non possiamo evitare di parlare di matite, quante tipologie ne esistono?


Non avendo mai fatto ritratti mi sono informata un pò e ce ne sono parecchie, dalle più leggere H alle più grasse B con varie numerazioni in base alle sfumature che si vuole ottenere.

Nel momento in cui scegli quella da utilizzare, segui particolari criteri o la preferenza è puramente personale?

Non avendo fatto scuola e non avendo una base è puramente personale, come detto prima riesco con le più leggere ad avere delle sfumature vellutate e il chiaro scuro riesce ad essere omogeneo.

Attualmente sei seguita da un maestro.
In che modo sono strutturate le lezioni?

Diciamo che un mio carissimo amico (Massimo Matteucci) per il mio compleanno mi  ha regalato 1 ora di lezione con un maestro d’arte, questo maestro è Alessandro Zucca  che mi ha dato delle indicazioni preziose aiutandomi a capire le imperfezioni. Da quel giorno quando ho qualche dubbio mando il disegno via whatsapp ad Alessandro e chiedo cosa c’è che non va e lui mi aiuta a capire l’errore.
Non seguo delle vere e proprie lezioni ma vorrei approfondirle perchè Alessandro Zucca oltre ad essere un maestro fantastico è una persona molto umana e altruista.

Quando ti accorgi che il  risultato del tuo lavoro ti soddisfa?

Quando vedo che il ritratto inizia ad assomigliare alla foto, quando l’espressione degli occhi sembra reale. 
Il ritratto non deve essere solo un copia e incolla ma deve parlare con “gli occhi”… deve esprimere la sua emotività.


Passiamo alla sfera intima. 
Hai passato un periodo molto difficile.

In parte il tuo essere creativa, in parte la presenza di una persona molto importante ti hanno permesso di rialzarti.

Dopo la separazione sono caduta in depressione, ho passato un periodo nero della  mia vita ed ho toccato veramente il fondo, ma grazie ad una persona “VERAMENTE SPECIALE” (Massimo Matteucci) che mi ha aiutato e mi è stata accanto in un percorso che dura fino ad oggi, piano piano sono riuscita ad uscirne , ho ripreso anche la mia creatività che si era spenta assieme a me.

Infine ti chiedo: in futuro ti lancerai anche in altre forme d’arte?

Devo dire che ultimamente stò sperimentando anche altre tecniche e mi intriga quella materica con il gesso acrilico. Per ora sto provato a fare qualche quadro che verrà sottoposto allo sguardo artistico del mio maestro Alessandro Zucca, se lui mi darà il suo benestare… allora vorrei continuare anche quest’altra forma d’arte.  


                               




Mara Cozzoli

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