Frammenti dell’io. Intervista a Sandra Menoia.
Sandra Menoia afferra audacemente la verità di una subitanea idea: ruba, allora, l’apice di istanti cromatici vivi e li sposa, aggredendo il suolo materico, con lenezza.
Gesti decisi e vivificatori alternano “quiete e tempesta” sulle tele…
Nascono, così, inusuali verità artistiche, che coniugano la realtà di una bellezza moderna e diretta.
L’autrice veneta riesce a comunicare efficacemente la fermezza di un impetuoso temperamento, seducendo l’osservatore nella terra di una fascinosa immediatezza.
Quando tradurre i pensieri in parole è difficolto subentra l’immagine.
In che modo avviene questo processo?
L’immagine arriva alla fine, quello che viene prima è emozione, dolore, euforia… Il tutto lo porto su tela e lo dirigo con la spatola ma non solo…tutto ciò che trovo può diventare uno strumento da utilizzare per dipingere.
Se l’atto creativo nasce dall’intelletto, quali altri elementi gli consentono di svilupparsi e giungere così al risultato finale?
Non sempre l’atto creativo nasce dall’intelletto…a volte nasce dal cuore..dalla pancia…la vita stessa diventa ogni giorno esigenza espressiva….
Un controllato istinto si infrange sulla tela.
Come riesci ad acquisire un tale equilibrio?
Bè..so che sembra un controsenso parlare di “controllato istinto”, ma ad un certo punto mentre i colori si infrangono sulla tela, subentra in me un desiderio di ordine, di armonia…. È in quel momento che raggiungo quello stato.
La spatola è un po’ la penna dello scrittore, per chi osserva con sguardo esterno è uno strumento tra tanti. Cosa rappresenta, invece, per te?
La spatola mi ha guidato sin da quando ho iniziato a sentire l’esigenza di “astratto”…è una parte di me, uno strumento che, forse, più di altri mi aiuta a far uscire le mie emozioni sulla tela..ma non c’è solo la spatola…
Quale relazione instauri con l’opera nel corso del suo plasmarsi ?
Mentre dipingo e l’opera è in divenire, provo sentimenti contrastanti…rabbia, felicità, soddisfazione, insoddisfazione, inadeguatezza…c’è un mondo dentro ogni mia opera…c’è Il MIO mondo!!!
Quale stato emotivo ti attraversa quando a tua creatura è ormai conclusa?
L’istante in cui decido, sento che l’opera è conclusa, è quando le volto le spalle, chiudo gli occhi e poi mi giro di scatto a guardarla…è in questo preciso istante che il sorriso mi pervade e le tensioni se ne vanno… fino alla prossima opera…
In ultimo ti chiedo: una tela si accarezza o si aggredisce con passione?
Una tela si aggredisce, accarezzandola con passione!
Frammenti dell’io, collettiva d’arte a cura di Maria Marchese e Valeriano Venneri
Inaugurazione
Giovedì 27 Gennaio 2022 presso “QUO IMMOBILIARIA”, Calle Canalejas 13, nella città di Alicante (ES).
Chiusura
Mercoledì 27 aprile 2022.
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