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ADOLESCENZA: COME SI SVILUPPA L’AFFETTIVITA’.

| I Bellottiani |

L’affettività in adolescenza, una componente fondamentale per l’ingresso nell’età adulta.

Quando si parla di affettività, in relazione al periodo dell’adolescenza, bisogna necessariamente tenere presenti una varietà di aspetti che intervengono nella vita dei ragazzi in questo particolare periodo dell’esistenza. Uno dei punti più importanti è che non è possibile sviluppare una vera capacità di amare, senza la conoscenza del profondo significato del valore della vita.

Il tema dell’affettività richiede molta sensibilità, specie se riferito al periodo adolescenziale, in quanto momento della vita nel quale ognuno sperimenta una molteplicità di emozioni e situazioni diverse.

I primi legami affettivi negli adolescenti hanno la funzione, non solo di sviluppare e favorire la comunicazione e i processi che la caratterizzano, ma anche di sperimentare la propria capacità di esprimere affetto e la propria capacità progettuale anche in relazione al condividere parte della propria vita con qualcun altro.

L’esprimersi dell’affettività negli adolescenti porta, inevitabilmente, a dei cambiamenti anche all’interno della famiglia, poiché i genitori si trovano “costretti” a fare i conti con una nuova fase della vita dei figli, la quale ha (o potrebbe avere) ripercussioni emotive in uno o entrambi i genitori.

Con le prime sperimentazioni affettive, l’adolescente fa un iniziale ingresso nel mondo degli adulti, dove è possibile che vi siano progetti “fantastici”, ma in piccola parte già connotati da aspetti di realismo: il futuro comincia ad essere pensato, tenendo conto della presenza di un’altra persona.

Così come l’affettività nel suo complesso favorisce la crescita degli individui, anche la prima delusione porta ad una maturazione della persone, in quanto impone di “riorganizzarsi”, di mettersi in discussione e di saper fare delle scelte mettendosi al di sopra di ciò che accade.

Di fronte alle prime delusioni, compito della famiglia è trasformare queste esperienze negative, in occasioni per l’adolescente di migliorare la propria personalità e il suo modo di entrare in relazione con gli altri.

La capacità di amare l’altro è già predisposta sin dalla nascita dal tipo di modello relazionale che i genitori manifestano al bambino; si può, quindi, affermare che la coppia diventa un modello che aiuta il giovane ad affrontare la vita e che la capacità di vivere l’affettività nell’adolescenza è molto legata, non solo alla storia familiare, ma anche alle esperienze personali.

La famiglia, perciò, gioca un ruolo molto importante sullo sviluppo dell’affettività nei figli adolescenti e nella qualità di quest’ultima; nelle famiglie funzionali, i genitori mantengono centrale il loro rapporto rispetto al figlio e né favoriscono l’autonomia, mentre nelle famiglie disfunzionali, il processo di individuazione-separazione che il giovane mette in atto viene ad essere ostacolato, rischiando di creare un’involuzione nello sviluppo di questa importante componente.

Attualmente, ciò che rende l’adolescenza un’età critica, non è solo il naturale, seppur delicato, passaggio evolutivo dell’individuo da una fase all’altre della propria vita, ma è anche il continuo senso di smarrimento e incertezza che questo particolare periodo storico e sociale portano con sé.

Come sostiene Bettelheim, se le società non forniscono spunti e occasioni che possano tutelare in giovani, questi tendono a produrne di propri, poiché ricercano disperatamente la prova per poter accedere alla dimensione adulta.

I Bellottiani

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