“LA FORZA” ALESSANDRA MANGANO.
Da un virgineo vagito intuitivo, Alessandra Mangano coglie l’incipit, per realizzare l’opera: affronta, allora, la nuda tela, con pochi e sottili tratti a matita. Essi rappresentano un leitmotiv primievo e quasi impalpabile, sul quale l’autrice amerà la verità artistica.
La mano, poi, intinge un apice, nel nero inchiostro, sicché esso vivifichi e suggelli il legame, e della pittrice e della donna, con la Natura.
“Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti proprio nei punti spezzati” Ernest Hemingway
Ne “La Forza” , Alessandra Mangano libera, tra candide e integre trame, la verità di un Kintsugi assoluto: l’autrice milanese sembra cogliere, con le proprie palme, il pianto di una dolorosa frammentazione, per celebrare un atto di rinascita votivo e spontaneo.
L’autrice “ammanta” le fratture della linfa, custodita tra lignee ramificazioni: esse allora si esprimono, nella gemmazione di un nuovo Cantico delle creature.
La china ne scandisce gli umori: nodose asprezze e spigolose verità crescono, via via, incorniciando, indi, un volto animale.
Appare al ciglio, in un icastico splendore, un toro: fecondità irrequieta e incontenibile, forza prepotente e dirompente contaminano i tratti della bestia, che l’autrice sublima, magistralmente, in una terra atemporale.
La presenza impone la propria possanza simbolica, attraverso la sintesi, scelta e decisa, realizzata dalla pittrice milanese; quest’ultima, infatti, evidenzia ombre e punti salienti, come annichila lo spessore, con la medesima acutezza, nel contesto dell’intera composizione. È un equilibrato “gioco” segnico, che eleva l’atto estetico a metafora intima e universale.
L’artista fiorisce, poi, petali e piccole creature, che impreziosiscono questo inno alla rinascita.
Polveri colorate raddolciscono il nero tratto… le dita violano i limiti e celebrano l’euritmia di un delicato pentagramma tonale.
Così, tra levità e decisione, nasce questa dissertazione pittorica ancestrale e moderna, che coinvolge l’osservatore addentro un elegante e raffinato incipit esistenziale.
L’opera è presente alla collettiva “FRAMMENTI DELL’IO” , la cui parte curatoriale è stata seguita dallo storico dell’arte Valeriano Venneri e dalla poetessa e curatrice artistica Maria Marchese, inaugurata il 27 Gennaio 2022 presso Quo Immobiliaria, nella città spagnola di Alicante.
Scent of Art, Spazio di divulgazione artistica a cura di Maria Marchese.