Frammenti dell’io. Intervista a Maria Marchese, curatrice.
Dopo essermi interfacciata con Valeriano Venneri, storico dell’arte è, oggi, il turno di Maria Marchese, la quale lo affianca nella cura di “Frammenti dell’io”.
Poetessa e curatrice. Raccontami questi due lati di te.
Io nasco come poetessa, ammaliata da un sortilegio: un profondo amore per la nostra lingua. Ad un certo punto, ho iniziato, chissà come, un viaggio addentro le sue/nostre radici. Ho scoperchiato così un mirifico vaso di pandora! Da quel momento, ne ho respirato i sublimi umori e, inebriata da questi ultimi, ho originato questo vivo nettare.
Esso è musicalità intrinseca, sguardo policromo su visioni reali, profumo di rivisitate bellezze, in cui il ciglio e la mano amano in maniera empatica e etica. Il verso ha solo suggellato, in maniera euritmica, il legame naturale tra le varie arti. Un cammino conoscitivo, spontaneo e intuitivo, mi ha condotta, poi, a essere identificata anche come curatrice artistica: l’iniziatrice della “poearte” , come definisce, simpaticamente, il mio approccio scrittorio, lo storico dell’arte Valeriano Venneri.
Quando leggo i tuoi testi in forma di prosa, ciò che mi balza all’occhio è l’armonica fusione di tecnica e poesia che regalano magia, non solo al lettore ma, suppongo, anche all’artista che stai proponendo.
Come si evoluta Maria dal punto di vista della scrittura nel corso del tempo?
Proprio come ho anticipato nella risposta precedente. Sono stata amabilmente travolta da una malía alchemica: di volta in volta, ogni millesimato dettaglio di questa “pozione” sposa, misteriosamente, gli altri. In questo modo fioriscono questi immaginari scritti, che regalano “visioni e profumi” al lettore e all’artista.
Qual è, a tuo avviso, il filo rosso che lega l’arte figurativa alla poesia?
L’abbandono della mera analisi per abbracciare l’essenza pulsante, custodita nell’opera: si sposano allora note di un pentagramma tonale più alto, creando, così, un’euritmia
Arte, mitologia, poesia e prosa. Tali elementi, seppur in forme differenti, danno voce a una donna che amo molto: Cassandra.
Da cosa trae origine questa potenza nel creare il dramma e il conflitto interiore di un personaggio?
Cassandra prevedeva il vero ma, ahimè! … non veniva creduta. Sollevandola dal gravame, imposto dalla leggenda, posso supporre che la forza intrinseca nel sublimare emozioni, toccando corde estreme del pathos, sia generata o “esasperata” da una grande sensibilità. Essa rende l’individuo umano così vibratile, nei confronti di molteplici sollecitazioni, da permettergli di costruire inusuali e alte architetture artistiche e umane. Accade spesso che, anche un evento lieto venga vissuto con un’intensità tale da essere causa di un salvifico dolore. Un esempio, in questo senso, può essere Santa Teresa D’Avila.
Parliamo di “Frammenti dell’io”, a livello personale, cosa ti sta dando?
Maturazione.
Spieghiamo il duro lavoro che si cela dietro l’organizzazione di una esposizione di tale portata: il pubblico, infondo, innanzi agli occhi si trova il “prodotto” finito.
Dietro il sipario si celano giornate senza fine, scandite da chiamate, messaggi, e mail… ore trascorse a realizzare testi e a correggerli.
E ancora ci sono appuntamenti da sincronizzare, imprevisti da risolvere, un programma da stilare, per poter rendere compartecipi artisti e pubblico.
È necessario poi sedare umori, rispondere a richieste e domande.
Il vernissage sembra, poi, l’apice: in realtà è l’inizio e il fermento deve continuare…
Parliamo di comunicazione: quanto è importante il supporto e la presenza di un media partner funzionale?
È indispensabile per una buona riuscita: la comunicazione deve essere efficace ma anche saper coinvolgere. I media partner di “FRAMMENTI DELL’IO” sono Milano Più Sociale e Exit Urban Magazine, nelle figure di Mara Cozzoli e Alessio Musella: questi ultimi sottolineano e rimarcano i passi della mostra e le personalità presenti.
Altro elemento fondamentale è la sinergia che va a crearsi tra le differenti parti chiamate in causa. Qual è il tuo pensiero in merito?
È fondamentale e non sempre è facile crearla.
Frammenti dell’io, collettiva d’arte a cura di Maria Marchese e Valeriano Venneri
Inaugurazione
Giovedì 27 Gennaio 2022 presso “QUO IMMOBILIARIA”, Calle Canalejas 13, nella città di Alicante (ES).
Chiusura
Mercoledì 27 aprile 2022.
Media partner Milano più Sociale