“CATARSI” BIANCA BEGHIN.
“Tracce d’un sogno
Di guerrieri
Nell’erba d’estate. “
Basho
Un bailamme naturale coinvolge l’aria e il suolo: solleva le zolle, inonda, frantuma, piega e spezza… cosa resta dopo questa purificazione?
Basho racconta che, dei sogni di fama e gloria dei guerrieri, delle gesta eroiche e degli scempi, perpetrati in nome del possedimento, della giustizia, della celebrità… rimane unicamente un manto erboso, nunzio dell’inesorabile, odoroso arrivo della primavera.
Bianca Beghin compone, in “CATARSI”, il crescendo e digradando di una tempesta, esistenziale e non, che tutto travolge; la Natura, quale mater genera, dispensa, come per il Maestro giapponese, la sua presenza e i suoi insegnamenti.
Su un manto rude, fatto di polvere e acqua, l’autrice veneta esprime la verità dello scorrere esistenziale; ivi inostra di blu un acqueo e quiescente stato di fatto, in cui lascia presagire la possente mano del drammatico evento, tra oscuri pensieri e fulminei istanti.
Sono stati decisi, che l’autrice sovrappone con pennellata greve e cauta, sospesi tra l’ “hic et nunc” e il “l’assoluto” , scanditi dal pigmento acrilico e da quello oleoso.
Bianca Beghin non celebra un manto erboso bensì una flessa trama: è un guerriero che ha perduto la divisa e che, umilmente prono dinnanzi a se stesso e all’universo, torna ad essere parte della vita, semplicemente.
“Sul tronco tagliato ieri, un ramo ingenuo continua la sua fioritura. “
Valeriu Butulescu
La pittrice riesce a infondervi un pathos corale e, nel contempo, intimo: allontana l’immagine aspra del legno, raddolcendo la sofferenza con una morbida postura, su cui il caso ha elargito un amaro accadimento.
Pulsano, sulla pelle, verdi lacrime di linfa: ingenue, esse reclamano una nuova alba.
L’opera “CATARSI” è presente alla collettiva “FRAMMENTI DELL’IO”, la cui parte curatoriale è stata seguita da Valeriano Venneri e Maria Marchese, inaugurata il 27 Gennaio 2022 presso Quo Immobiliaria, nella città di Alicante, in Spagna.
Scent Of Art, Spazio di divulgazione artistica a cura di Maria Marchese.