“ANIME SOTTILI” GIANNA AMENDOLA
Da un setoso viluppo, fugge una filiforme levità e racconta due “ANIME SOTTILI” …
Gianna Amendola accoglie quel delicato nucleo tra le proprie mani e rivela, cautamente, gli umori di quel “nodo”, che suggella la storia di un’appartenenza diadica e altresì universale.
L’autrice campana coglie quel dualistico seme, infisso addentro un quiescente spazio terraqueo: il pennello ricama quindi una laiason, che suggella polvere e nuvola, acqua e fiamma, segno e colore, corpo e spirito, il due all’Uno e… al cosmos.
L’amore è sutura.
Sutura, non benda, sutura – non scudo
(Oh, non chiedere difesa!)
Sutura, con cui il vento è cucito alla terra,
come io a te sono cucita.
(Marina Cvetaeva)
Gianna Amendola imbibe le seriche trame nel fluire continuo del proprio animo gentile: ivi intinge la morbida punta, per sublimare una coppia di delicati ovali.
Essi ammiccano e affermano la loro nascita.
L’autrice ruba, poi, i bronzei umori di un interstizio fantastico e, medesimamente, reale, che contaminano i lineamenti fisici di quella lieve genesi; le radici umane, allora, si confondono con l’etimologia della natura. Imporpora, poi, con della rossa incandescenza, quella primieva mescianza, e vi ama cauti aliti: quel delicato vento sospinge il verso, che reclama l’intima poesia di una sferica luna.
Non si tratta di un globo volatile, però, bensì è un candore di terra, allignato a valori saporosi di semplicità e fecondità.
Quel morbido nicchio, fatto da fili di una memoria superiore e atemporale, muta, tra le trame sfumate della pittrice, in un materno grembo assoluto, indovato, alfine, nelle profondità marine o nel riserbo di un adombrato e notturno manto.
La finitezza cessa, così, di esistere, nella verità dell’inconscio e dell’anima, cedendo il passo ad uno spazio esperienziale più riflessivo e evoluto.
L’apparente frugalità delle pagine artistiche dell’autrice campana rappresenta, in realtà, una trasposizione diretta di concetti e visioni, pregni di importanti contenuti.
Scent Of Art, spazio di divulgazione artistica a cura di Maria Marchese.