Mario Vespasiani. “L’albero della perseveranza”.
In “L’albero della perseveranza“, Mario Vespasiani rappresenta il percorso dell’uomo che, posto in stato di invisibile esistenza, esce dalla zona d’ombra nella quale è costretto a vivere, uno spazio che dalla nascita gli appartiene e, paralizzato dall’inconsapevole degrado, soggiace, ormai, all’abitudine di una legge deviata.
Sottile e inevitabile è il passaggio dal torpore della propria condizione alla presa di coscienza del vivifico grigiore che la qualifica.
È così che, da tale cognizione , prende avvio una timida e intima ribellione.
Erculee radici emergono lentamente in superficie, lottando, costantemente, con l’obiettivo di abbattere il precario equilibrio.
Germoglia giorno dopo giorno l’essere umano che, tenacemente, ramifica certezze le quali, adesso, palesate, costituiscono emblema e chiave per l’analisi di un intero e complesso vissuto, attraversato dal naturale e inascoltato dolore, da errori e recepiti conflitti interiori, i quali, a loro volta, permettono di afferrare la tanto aspirata “seconda possibilità”.