PROSTITUZIONE: UN PROBLEMA SOCIALE A LIVELLO MONDIALE.
La prostituzione è un argomento che accomuna tutti i Paesi a livello internazionale e molte sono state le leggi per regolare e risolvere soprattutto la questione del racket, legato a questo problema sociale. A livello internazionale è stato steso il Protocollo della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo in riferimento al traffico degli esseri umani, alla pornografia e alla prostituzione minorile, mentre per quello che riguarda l’Italia, il 12 dicembre del 2000 è stato firmato il terzo Protocollo in occasione della Conferenza di Palermo , nel quale si è discusso del problema del “trafficking”, al fine di individuare mezzi legali e punitivi per i trafficanti e un sistema di recupero socio-assistenziale volto al reinserimento delle persone vittime della tratta.
Ma cos’è il trafficking?
Si tratta di un fenomeno criminoso, che si articola in tre fasi: nella prima vi sono promesse, fatte alle ragazze da parte dei trafficanti, di avere un lavoro onesto e ben remunerato, seppur lontano dalle terre e dalle famiglie di origine. Capita, però, che siano le famiglie stesse a vendere le proprie figlie ai gestori di questa tratta; segue la seconda fase con trasferimenti via mare o terra e conseguenti violenze. La terza fase, vede poi queste ragazze utilizzate come merce per soddisfare i desideri, ma anche le frustrazioni sessuali altrui; tutto ciò crea un grande ritorno economico per chi gestisce questo inferno.
La tratta delle ragazze destinate alla prostituzione agisce come una vera e propria impresa: vi sono le organizzazioni che gestiscono i trasferimenti delle vittime dal paese d’origine a quello di destinazione e vi sono anche quelle che si occupano di organizzare trasporti, alloggi e l’ingresso clandestino delle vittime. Inoltre, vi sono altre organizzazioni minori che lavorano per realtà superiori che lucrano su questo traffico.
L’obiettivo primario del racket, esattamente come per qualsiasi altra realtà “imprenditoriale”, è la massimizzazione del profitto e la prostituzione è un mezzo che ne produce moltissimo.
La situazione in Italia
In Italia, la legge Merlin ha abolito la regolamentazione della prostituzione, in riferimento anche ai reati di sfruttamento e favoreggiamento; tale legge ha fatto si che l’Italia si mettesse in linea con l’Organizzazione delle Nazioni Unite e che potesse entrare a farne parte.
Intorno alla metà degli anni 80’ si registrò un forte crollo del mercato interno della prostituzione in quanto le ragazze italiane tossicodipendenti, per via del dilaniante problema dell’Aids, furono sostituite, soprattutto al Centro Nord, da giovani ragazze in prevalenza di origine nigeriana, ma anche provenienti dall’Est Europa.
Ad oggi, l’Italia per via della sua posizione geografica, è considerato un Paese di transito
Anche se apparentemente la scelta di prostituirsi può sembrare volontaria, dietro si nasconde il bisogno di interrompere il prima possibile i rapporti con l’organizzazione e gettare le basi per la costruzione di una nuova vita.
Per quanto si cerchino soluzioni per risolvere la piaga dello sfruttamento di donne ai fini della prostituzione, il problema è, ovunque, molto pesante.
Hannoo collaborato alla stesura del testo Chiara Villa e Tamara Rosaria Sozzi, educatrici presso CDD “Belotti Pensa“, Busto Arsizio