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Il ciclista. Andrea Trisciuzzi.

| Mara Cozzoli |

La mano plasma la materia e, donandole forma, le permette di acquisire un senso intrinseco, pronto a esteriorizzarsi innanzi all’occhio e alla psiche dell’attento fruitore.
In “Il ciclista“,  Andrea Trisciuzzi ,nell’immobilità di tempo e spazio, vivifica fatiche e gioie insite nell’uomo emblematizzandole, dunque, nella figura di uno sportivo.
Chino su stesso, l’individuo, metaforicamente,  sostiene sulle proprie spalle il peso di una battaglia che, condotta con eleganza ed equilibrio, vede emergere  fragilità, abbattimento e annullamento del Sé, stati  che non prendono il sopravvento in quanto presa di coscienza e determinazione, tradotti nella volontà di tagliare il traguardo, assumono una posizione di rilievo nel ciclo della vita.
Una scultura, dunque, in grado di rappresentare il percorso dell’essere umano che, nonostante le difficoltà, sceglie di mettersi in gioco, costruirsi e, infine, correre veloce  verso la meta prescelta.
Un destino voluto e cercato  che, tralasciato il banale vittimismo, permette al soggetto di volgere lo sguardo al futuro.

Il ciclista, 1987
Scultura in resina nera
Misure 48,5 cm X 8,5 cm X 34,5 cm
Base in legno 60 cm x 15 cm x 4 cm



Fiano Romano, 2017

L’opera, realizzata in bronzo e argento è, inoltre,  acquistabile in versione braccialetto.
Per info visitare il seguente sito
https://www.etsy.com/it/shop/ArteSportStore?fbclid=IwAR10A6zbaJI9K6BdSkXETOZn0bcY0XWJSOr9j_s1W2Uicw-UsqUG1YOU7d8

Mara Cozzoli

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