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Rimembranze. Intervista a Michelino Iorizzo.

| Mara Cozzoli |

“Rimembranze“, rassegna pittorica di Michelino  Iorizzo costituiscei il nuovo viaggio dell’artista che, con la sua fervida immaginazione, fa riemergere dalle ceneri di un lontanissimo passato la bellezza italica della donna etrusca.
Quanto ne emerge è un’armonica manifestazione di eleganza espressa attraverso la poesia insita nella potenza dell’immagine.

Chi è Michelino Iorizzo? Raccontati, concentrandoti, in particolar modo, sulla tua evoluzione artistica.

La mia evoluzione parte dagli studi artistici fatti a Roma.
L‘ispirazione, vivendo nella città eterna non mancava, ho iniziato dipingendo paesaggi e vedute di Roma, ritratti di compagni di Accademia.
Lavorando e ricercando nuove tecniche pittoriche sono approdato alla ricerca sul mito.  Durante un viaggio in oriente ho sperimentato la pittura ad inchiostro su carta di riso, fino ad arrivare a inchiostrare un pesce, da quella impronta è partita una ricerca pittorica che si è protratta per diversi anni.
La sperimentazione continuava utilizzando, sempre, vari tipi di colori e carte che poi venivano incollate su tavola per essere ulteriormente sublimate, diventando, in tal modo, vere e proprie opere .
La ricerca continua fino ad arrivare ai giorni nostri con il ritratto di una persona che non esiste. 

Al momento, ti trovi a Orvieto con Rimembranze. Hai voglia di parlarci di questa tua nuova  avventura?

RIMENBRANZE è un termine aulico che ben si adatta a tutta la mia ricerca. 
Questa nuova avventura prende spunto dalla mia passione per la storia ed il mito.
L’omaggio che faccio ad Orvieto, nel palazzo del museo etrusco riguarda l’importanza che la donna etrusca ricopriva nella società.
Il mio ritratto è analitico e psicologico.
Prendo spunto da alcune sculture e pitture ritrovate nelle tombe.
In particolare, la loro fisionomia ricorda l’Oriente a me caro.
Nel guardare le mie opere, il fruitore viene immediatamente rapito dallo sguardo austero e fiero di queste donne che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita del loro tempo.

Orvieto, Rimembranze.

“Rimembranze“, ricordi espressi in forma poetica. In che modo arte figurativa e poesia si fondono l’una con l’altra?

L’arte si fonde con la poesia: le donne emanano dal loro sguardo (che scruta chi le osserva), una forza primordiale che arrivare a toccare il cuore.

“Bellezza“, sostantivo femminile. Quale concezione hai di essa?

La bellezza, per me è un battito di ciglia paragonata alla durata della vita. Il mio intento è quello di renderlo eterno cercando di ritrarlo.

Michelino Iorizzo

Hai fatto un salto indietro nel tempo, reso merito alla donna etrusca attraverso volti.  Da cosa trae origine questa tua scelta?

La mia scelta di ritrarre la donna etrusca, è pretesto per fare arte.

Hai dato luce a un passato che, spesso, dimentichiamo. È corretto affermare che con il tuo lavoro hai voluto vivificare il passato? Dare ad esso nuova vita?

La mia cifra stilistica è sempre chiara ed evidente.
Prendo spunto dal passato e lo porto ai giorni nostri, rievocando il ricordo della donna come essere divino!

Rimembranze

Fulcro di tutto il tuo lavoro è l’immaginazione. Come metti in moto tale meccanismo?

Questo meccanismo parte dall’osservazione di tutto ciò che mi circonda.
Dalla curiosità sempre viva nei miei occhi .
L’immaginazione nutre ogni giorno della mia vita, ed io non posso fare altro che renderla reale.


“Rimembranze“

2 Aprile – 21 maggio la mostra presso il MUSEO CLAUDIO FAINA , PIAZZA DUOMO 29 – ORVIETO con i seguenti orari:

  • Apertura: dalle ore 9:30 alle ore 18:00
  • Chiusura: martedì
  • Biglietto intero €6,00 Biglietto ridotto €4,00
  • Il Biglietto é anche acquistabile on line sul sito: www.museofaina.it

    Testi critici a cura di Carmen D’Antonino e Daniele Belardo.
    Gruppo team BM Art Gallery: Cristiana Buonasorte, Alexander Bracci e Rudy Costantin.
    Promozione evento: Tucom marketing, pubblicità e comunicazione nelle  persone di  Maria De Rito, Daniele Perali e Elia Falsaperna.
    • Direzione Artistica: Olivia Bracci.







Mara Cozzoli

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