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Pandemonio. Alessia Spina

| Mara Cozzoli |

L’essere umano nella sua fragile essenza trova posizione di rilievo nella serie di scatti fotografici che Alessia Spina dedica all’attacco di panico.
In “Pandemonio” la sofferenza, apparentemente invisibile e inspiegabile, dispiegandosi viene definitivamente alla luce.
Un disagio, quindi,  che improvvisamente affligge e disperatamente cerca una propria chiave di lettura.
Dall’oblio di uno sfondo scuro emergono soggetti femminili dal cereo color di pelle, contrasti  i quali divengono simbolo di instabilità emotiva.
L’impostazione fotografica studiata dall’autrice è in grado di ricreare la difficoltosa condizione psicofisica che, improvvisamente, può colpire l’individuo.
La scientificità di un sintomo giunge, conseguentemente, ad animarsi dentro un’immagine e la fotografia, sostituendosi alle parole, assume la veste di mezzo divulgativo.
Dentro uno sguardo è possibile percepire il terrore che pervade l’animo e la paura di impazzire che, dopo avere spinto il corpo all’interno di uno stato di soffocamento, obbligano a guardare il mondo scorrere all’esterno.
Dove l’atmosfera è più cupa irrompe sulla scena la sensazione di essere staccati da se stessi.
“Pandemonio” va oltre il disfacimento offrendo, di contro, il racconto della preminente forza insita nell’uomo che, nella dura battaglia contro se stesso, raggiunge un funzionale equilibrio.
“Ho sofferto di attacchi di panico per anni” spiega Alessia Spina “e lo strumento fotografico è stato il mezzo per affrontare questo disturbo, una forma espressiva.
Tramite le immagini che ho prodotto e i soggetti che ho incontrato ho trovato la condizione di rispecchiamento in quelle che erano le loro e le mie emozioni, storie che, per quanto diverse, riportavano alla mia storia. In questo scambio continuo sono riuscita a sublimare il disturbo da panico e fare un grosso lavoro su di me”.
L’arte si propone, dunque, sotto l’ulteriore aspetto di strumento di cura.
Due delle opere che rientrano in questa serie sono esposte fino al 21 aprile in “Oltre l’amore oltre il colore” collettiva a cura di Cristiano Plicato presso il Museo Scalvini di Desio.

Pandemonium. By Alessia Spina

The fragile nature of the human being is at the forefront of Alessia Spina‘s series of photographs dedicated to panic attacks.
In ‘Pandemonium‘, suffering, seemingly invisible and inexplicable, finally comes to light.
An uneasiness that suddenly afflicts and desperately searches for its own key.
From the oblivion of a dark background, waxy female figures emerge, contrasts that become symbols of emotional instability.
The photographic setting studied by the author is able to recreate the difficult psychophysical state that can suddenly affect the individual. The scientific nature of a symptom is thus brought to life in an image, and photography, which replaces words, takes on the form of a popularising medium.
At a glance, it is possible to perceive the terror that pervades the soul and the fear of going mad that, after having suffocated the body, forces one to watch the world flow outwards.
Where the atmosphere is darker, the feeling of being detached from oneself bursts onto the scene.
The fragile nature of the human being is at the forefront of Alessia Spina’s series of photographs dedicated to panic attacks.
In ‘Pandemonium’, suffering, seemingly invisible and inexplicable, finally comes to light.
An uneasiness that suddenly afflicts and desperately searches for its own key.
From the oblivion of a dark background, waxy female figures emerge, contrasts that become symbols of emotional instability.
The photographic setting studied by the author is able to recreate the difficult psychophysical state that can suddenly affect the individual. The scientific nature of a symptom is thus brought to life in an image, and photography, which replaces words, takes on the form of a popularising medium.
At a glance, it is possible to perceive the terror that pervades the soul and the fear of going mad that, after having suffocated the body, forces one to watch the world flow outwards.
Where the atmosphere is darker, the feeling of being detached from oneself comes to the fore.
“Pandemonium” goes beyond disintegration to offer a story of the supreme strength inherent in man. In a fierce struggle against himself, he achieves a functional equilibrium.
Two works from this series are on show until 21st April in ‘Oltre l’amore oltre il colore’ (Beyond Love Beyond Colour), a group exhibition curated by Cristiano Plicato at the Museo Scalvini in Desio.

Dettagli tecnici- Technical details.
Digitale con Fujifilm XT2 – Digital photography with the Fujifilm XT2
50×70 cm

Museo Scalvini Desio

Mara Cozzoli

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