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Come le stragi hanno cambiato le coscienze.

In occasione dell’anniversario della Strage di Capaci Associazione Culturale InfinityArt presenta sabato 18 maggio ore 10 presso la Sala Monsignor Gandini  “Come le stragi hanno cambiato le coscienze”, conferenza sulla legalità patrocinata dalla città di Seregno.
Punto centrale dell’incontro sono gli anni Novanta, gli omicidi, il periodo stragista e l’evoluzione dei modus operandi delle mafie
La stagione del terrone iniziò, ufficialmente, alla fine del 1991.
Furono compiuti attentati nei confronti di tutto ciò che era legato allo Stato.
A Capaci persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i loro agenti di scorta e, cinquantasette giorni dopo, in Via D’Amelio saltarono in aria Paolo Borsellino e, ancora una volta, gli agenti di scorta.
Prima di cambiare strategia e scegliere di “lavorare“ in silenzio, Cosa nostra sferrò un ultimo attacco: Roma, Milano e Firenze.
Mandante Matteo Messina Denaro che, nel 1993, scelse come obiettivi i monumenti.
Le stragi si fermarono e incalzò Mani Pulite.
Antonio di Pietro proseguì un percorso già iniziato, mettendo in evidenza legami tra imprenditori del nord, politica e mafia.
A raccontare non solo questi anni ma anche il contesto odierno due giornalisti, entrambi siciliani che vissero quella fase storica con il duplice animo di chi svolge una professione e che, allo stesso tempo, sente forte la propria terra natia e il proprio Paese, perché ancor prima di una formazione professionale si è uomini e cittadini, pronti a nutrire emozioni.

“Era una domenica e tornavo dal mare, stavo riportando a casa una mia amica“ ricorda Giovanni Taormina “mentre parcheggiavo la macchina ci fu l’esplosione. Io mi recai, immediatamente, verso dove vedevo alzarsi il fumo. Contemporaneamente, giunto in Via D’Amelio, intravidi la sagoma del giudice Ayala accorrere dalla direzione opposta alla mia. Ai miei occhi, in quel momento, comparve un’immagine di guerra: fumo, macchine incendiate… sembrava una zona appena bombardata. “

“Mi sembra utile poter dare, in questa occasione“ dichiara Michele Cucuzza, giornalista e direttore di Antenna Sicilia “la mia testimonianza di cronista di lungo percorso, riferendo dell’offensiva attuale delle procure contro la corruzione e il voto di scambio politico-mafioso (in particolare in Sicilia), e contemporaneamente esprimendo il mio ricordo personale (da ex conduttore del TG2) delle terribili stragi di Cosa Nostra nei primi anni 90’, con l’assassinio di magistrati di grandissimo valore come Falcone e Borsellino, gli agenti delle forze di polizia e di numerosi civili“.

“Il messaggio che in questa sede vogliamo dare” spiega Mara Cozzoli, caporedattore Milano Più Sociale “è che l’azione di contrasto alla criminalità organizzata non può essere posta solo sulle spalle di forze dell’ordine e magistratura.
Ad essere chiamati in causa sono gli stessi cittadini che rispettando piccole e semplici regole costituiscono la principale fonte di supporto a chi si trova in prima linea.
Voto di scambio, corruzione, giunte comunali che si sciolgono per infiltrazione… è il modo di fare politica che deve cambiare.
Non servono eroi, ma coscienza collettiva e indignazione permanente.
Ciò che occorre è la capacità di analizzare con occhio critico il presente, il che implica la conoscenza del passato attraversando, inevitabilmente, l’evolversi dell’agire di stampo mafioso. Se fossimo, inoltre, in grado di cogliere arte e bellezza nella loro complessità e interezza, se accogliessimo il profumo di progresso che da esse ne deriva, raggiungeremmo la piena consapevolezza rispetto al torbido che ci ruota intorno. Acquisiremmo, dunque, un ulteriore strumento di difesa, un’arma per opporci alla rassegnazione.“

COME LE STRAGI HANNO CAMBIATO LE COSCIENZE

A cura di Associazione Culturale InfinityArt
sabato 18 maggio ore 10
Sala Monsignor Gandini
Via XXV MAGGIO, 10 Seregno
Con il patrocinio della città di Seregno
Relatori (In collegamento da Catania) Michele Cucuzza, giornalista e direttore Antenna Sicilia
Giovanni Taormina, giornalista Rai
Moderatore Mara Cozzoli, Caporedattore Milano Più Sociale
Reading-Performance a tema Magda Chiarelli

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