giovedì, Luglio 4, 2024
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L’arte nel Rinascimento: Piero Della Francesca.

Pittore e matematico italiano, Piero della Francesco, tra le personalità simbolo del Rinascimento italiano, nacque a Borgo San Sepolcro tra il 1416/1417.
Il percorso artistico dell’uomo, nonostante una collaborazione a Firenze Domenico Veneziano, si svolse esclusivamente al di fuori dell’ambiente fiorentino: Borgo San Sepolcro, Arezzo, Corte dei Malatesta a Rimini e quella dei Montefeltro a Urbino.

Tra le opere maggiormente conosciute possiamo annoverare:

Polittico della misericordia, tavola datata 1448/1480 circa.

Nella tavola in questione, la Vergine è vista come madre che protegge i propri figli i quali. a loro volta,  si riparano sotto il suo ampio martello.
Simbolicamente è rappresentata la Chiesa,  la Madonna ha un aspetto monumentale, il suo manto riporta a una cupola, le pieghe ad esso interne ricordano gli incavi di una colonna.
Si può, infine, osservare uno scarto proporzionale tra i fedeli e la Vergine Maria, caratteristica che contraddice le regole prospettiche tipiche dell’era rinascimentale.
Ciò che viene evidenziato è la scala gerarchica tra i personaggi raffigurati.

Polittico della misericordia, tavola datata 1448/1480 circa.

Battesimo di Cristo, tempera su tavola, datata 1445/1460 circa.

Al centro della tavola è posto il corpo sottile di Cristo, alla sua sinistra un albero, mentre a destra San Giovanni versa l’acqua sulla fronte di Gesù.
Il paesaggio e il cielo si rispecchiano nell’acqua immobile del Giordano che, nel momento in cui Cristo riceve il battesimo, riprende a scorrere.
Sullo sfondo a destra, sacerdoti bizantini discutono circa l’accaduto e una luce chiara accentua i colori primaverili.
Dalla colomba emanano tracce di raggi, che rivelano il reale senso del compito di Giovanni: essere testimone della vera luce di Cristo.

Battesimo di Cristo, tempera su tavola, datata 1445/1460 circa.

Madonna del parto, 1460, affresco datato 1460 circa.

L’immagine della Madonna è situata tra due angeli che reggono una tenda rossa sulla quale è rappresentata la melagrana foderata di ermellino.
L’opera viene considerata conferma di affetto dell’artista nei confronti della madre, nata a Monterchi, luogo in cui l’affresco viene realizzato dopo la morte della donna.

Madonna del parto, 1460, affresco datato 1460 circa.

La Flagellazione, tavola datata 1460 circa.

Composizione divisa in due settori in funzione della sezione aurea, proporzione geometrica che, secondo la tradizione dei tempi, porta in sé il segreto dell’armonia.
Il giovane dai capelli biondi è identificato Oddantonio da Montefeltro,
Secondo storici dell’arte la tavola altro non è che una commemorazione di quest’ultimo, secondo altri è ravvisabile la caduta di Costantinopoli.
Altra interpretazione vede nel giovane biondo, Mattia Corvino, re d’Ungheria pronto ad armarsi per riconquistare Gerusalemme.
Capolavoro immerso in un’atmosfera sacra, la cui tecnica prospettica si combina perfettamente ai colori utilizzati, i quali vengono messi in luce da svariate sorgenti luminose.

La Flagellazione, tavola datata 1460 circa.

Sacra conversazione, tavola datata 1472 circa.

Si ritiene dipinta per la nascita di Guidobaldo, figlio di Federico da Montefeltro (in basso a destra in armatura) e Battista Sforza.
L’uovo di struzzo, simbolo dell’incarnazione,  che pende sopra il capo della Madonna sembrerebbe essere il centro di una composizione simmetrica.
L’uovo nasconderebbe un’allusione alla maternità di Battista Sforza.

Sacra conversazione, tavola datata 1472 circa.

Piero della Francesca, le cui opere furono intrise di complessi temi teologici, filosofici e storici, la cui produzione artistica fu caratterizzata da una rigorosa ricerca della prospettiva e dall’uso della luce come strumento espressivo, si spense il 12 ottobre 1492 a Borgo San Sepolcro.

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