The colorful dance, Cristina Cleri
Sono toni caldi, freddi, primari e secondari che in “The colorfull dance” di Cristina Cleri si scontrano e incontrano ponderandosi, infine, reciprocamente.
Peculiarità del dipinto è il cromatismo che ne permette una lettura in chiave psicologica e nel quale emerge non solo il passaggio dal contrasto all’armonia, ma la capacità stessa di tali componenti di coesistere.
Ogni colore assume un significato suo proprio legato alla componente emozionale.
Se da un lato, in tale contesto, gli sfumati blu, azzurro e verde riconducono a tristezza e malinconia, di contro è presente la compensazione in cui l’utilizzo di rosso porpora e giallo rimandano a entusiasmo, amore e gioia per la vita.
Infine, importante è la mano dell’autrice che, nella perfetta gestione di spazio e tela, è perfettamente in grado di donare all’osservatore il senso di convivenza mai distruttiva di contrapposizioni inconsce caratterizzanti l’indole umana conducendole, dunque, a una sana e reale simmetria esposta attraverso la formula dell’espressionismo astratto, in cui la forza del colore si eleva a specifico strumento di comunicazione dell’energia individuale interiore.
Tecnica mista (acrilico, olio, pasta acrilica)
100×100
The colourful dance, Cristina Cleri
It is warm, cold, primary and secondary tones that collide and meet in Cristina Cleri’s “The colourful dance”, and finally balance each other.
One of the peculiarities of the painting is the chromaticism, which allows it to be interpreted in a psychological key and in which not only the transition from contrast to harmony appears, but also the ability of these components to coexist.
Each colour takes on a meaning of its own, linked to the emotional component.
In this context, while blue, light blue and green are associated with sadness and melancholy, there is a counterbalance in which the use of purple, red and yellow refers to enthusiasm, love and joy of life.
Finally, the author’s hand is important, which, in the perfect management of space and canvas, is able to give the observer a sense of the coexistence, never destructive, of the unconscious contrasts that characterise human nature, thus leading him to a healthy and real symmetry, revealed through the formula of abstract expressionism, in which the power of colour is elevated to a specific instrument of communication of individual inner energy.
Mixed media (acrylic, oil, acrylic paste)
100×100
La Tempesta – Danae
Un dipinto il cui richiamo alla mitologia enfatizza in successione la primordiale prigionia e l’ultimo stadio, ovvero la terminale e lenta liberazione.
La storia di Danae nel dipinto di Cristina Cleri assurge ad allegoria di meccanismi psichici.
Toni freddi e cupi man mano sfumati sono volti a trasmettere l’angosciante stato di colei che subisce l’oppressione, fisica o mentale, mentre pennellate gialle che a tratti compaiono distanti tra loro, ma ben dosate su differenti frammenti di tela, equivalgono all’energica e, allo stesso tempo, timida lotta per l’emancipazione.
Così come una leggera pioggerella che, debolmente, cade salvo poi trasmutarsi in tempesta è l’intima evoluzione dell’anima.
Tecnica mista (olio, pasta acrilica)
100×100
The Storm – Danae
A painting whose reference to mythology emphasises, one after the other, the primordial imprisonment and the final, slow freeing.
The story of Danae in Cristina Cleri’s painting becomes an allegory of psychic mechanisms.
Cold, sombre tones gradually fade to convey the anguished state of the woman who suffers oppression, whether physical or mental, while yellow brushstrokes, sometimes far apart but well dosed on different fragments of the canvas, equate the energetic and at the same time timid struggle for emancipation.
Like a light drizzle that falls softly and then turns into a storm, this is the intimate evolution of the soul.
Mixed media (acrylic, oil, acrylic paste)
100×100
Insieme a “Oneiros”, entrambe le opere saranno esposte nel corso di Art.Lab Monza, collettiva d’arte patrocinata dal comune e organizzata da Associazione Culturale InfinityArt , che si terrà il 27 settembre dalle ore 10 alle ore 20 presso Piazza Trento e Trieste.
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di Ottica Barzaghi.