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Continui attacchi di Israele sul Libano

Guerra in Medioriente: ancora raid di Israele sul Libano.
I bilanci parlano di quasi mezzo milione di sfollati e più di 500 morti tra cui bambini e due operatori ONUi.
Netanyahu intima ai libanesi di allontanarsi.
Ucciso Qubaisi, capo unità missilistica di Hezbollah. Intanto Unifil condanna l’agire di Israele che, per quanto tutti siamo concordi sull fatto che abbia diritto a difendersi, deve farlo nel rispetto delle Convenzioni Internazionali a tutela dei civili.
Le modalità sono le medesime adottate a Gaza: bombardo per smantellare definitivamente Hamas, un gruppo terroristico.
Dubito seriamente un obiettivo del genere possa essere realmente raggiunto, sicuramente un fatto è certo: la sopravvivenza politica di Netanyahu dipende dall’esito di tale conflitto che si svolge su un doppio binario.
Mentre l’esercito israeliano si prepara a un’ offensione via terra, Biden parla di una possibile guerra totale.
Innanzi a questo desolante scenario mi sento di esprimere la mia opinione: reputo Nethananyahu un criminale e l’onestà intellutale mi impune di utilizzare il giusto termine nei confronti del Premier israeliano, assumendomi le responsabilità delle mie parole.
Condanno Hamas per il vile attacco dello scorso 7 ottobre, ma condanno doppiamente la spropositata reazione di Israele.


Insieme a Michele Cucuzza il report della situazione attuale in Libano.

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Mara Cozzoli

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