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“Interviste Impossibili“. Le voci delle donne che hanno fatto la storia

| Mara Cozzoli |

“Interviste impossibili” è la nuova raccolta di Carla Paola Arcaini edita LFA publisher.
Il libro, uscito lo scorso 14 marzo 2025 su tutte le piattaforme digitali e in tutte le librerie, costituisce un conversare immaginario con alcune donne che hanno lasciato solchi indelebili del loro passaggio.
Un viaggio simbolico che tocca le tematiche della vita, le difficoltà incontrate per emergere, talvolta sgomitando con il mondo maschile, talvolta cercando un’affermazione a costo di restare sole e incomprese.
Un percorso, dunque, che attraversa il vissuto di nomi che hanno fatto la storia: Alda Merini, Marguerite Durand, Nellie Bly, Alice Guy, Amelia Earthart, Anna Acmathova e non solo..

Dialogo, oggi, con Carla Paola Arcaini


Come nasce l’idea di “Interviste impossibili”?

Da sempre ho a cuore le tematiche femminili. Ho ideato un programma radiofonico per le donne. Si intitola “L’altra metà del cielo” ed è disponibile sul sito della radio www.radioactive20068.it. Molte delle donne presenti nella raccolta prendono spunto dalle interviste del mio programma podcast. Inizialmente ho realizzato delle interviste al passato che poi sono state raccolte e riviste per questo volume interamente dedicato alle figure femminili di ieri.

Perché ha scelto la forma delle interviste piuttosto che raccontare una semplice biografia celebrativa?


Cercavo un’idea originale, diversa dalla biografia celebrativa. Mi sono fatta condurre dall’immaginazione e dalla parola e poi è nata l’idea di realizzare delle interviste immaginarie.

Sono molte le donne che, nel corso della storia, hanno lasciato un segno, divenendo le nostre maestre. Con quale criterio ha scelto le personalità da inserire nella sua collana? Ognuna di esse, peraltro, arriva da un particolare ambito.

In realtà sono state loro a scegliere me. Un po’ come accade per i libri… talvolta sono loro a catturare la nostra attenzione en passant. Ogni volta che mi imbatto in una donna speciale, che colpisce il mio interesse, approfondisco la sua conoscenza e poi la intervisto.

Diversi settori e differenti difficoltà. Nelly Bly e il giornalismo, ad esempio. Nelly fu la prima donna cronista della storia. Si finse matta e si infiltrò in manicomio per denunciare le condizioni a cui erano sottoposte le pazienti.

Ho amato molto l’audacia e l’intraprendenza di Nelly Bly. Lei è uno degli esempi da tenere bene a mente.

Tra le tante, Anna Achmatova, poetessa russa che lanciò il suo guanto di sfida al regime stanliniano. Coraggio allo stato puro, direi…

E che dire di Anna Achmatova. Le sue poesie sono potenti, sono state la sua ancora di salvezza.

Per conoscere queste donne, fondamentale è il contesto storico, avverso.

Spesso, il contesto storico non ha giocato a favore della donna, anzi! sono più le battaglie che ha dovuto affrontare dei privilegi di cui ha effettivamente goduto.

Un contesto storico, ovviamente, strettamente connesso alla società.

È stato interessante connotarle nel tempo. È stato come entrare nel loro mondo, respirarlo, assaporarlo ma anche arrabbiarsi per le ingiustizie…

Molte di esse sono state donne estremamente fragili, ma dentro da questa fragilità è scaturito il loro immenso talento.
Parliamone

La fragilità è donna… eppure la donna ha una forza che davvero può smuovere le montagne quando vuole. Riesce a raggiungere grandi obiettivi pur avendo il mondo contro…

Quale messaggio vuole dare al lettore attraverso questo suo ultimo lavoro?

La raccolta è dedicata alle donne ma non solo. È ricca di spunti di riflessione e di bagliori di speranza affinché le donne abbiano il coraggio di osare, abbiano la voglia di uscire dal guscio per fare cose meravigliose.

Per concludere mi sposto su sue considerazioni personali: seppur i tempi sono cambiati, seppur ci sia stata un importante rivoluzione culturale rispetto alla posizione della donna, c’è ancora tanto da lavorare a livello politico e, conseguentemente, giuridico.

Mi vengono in mente le parole di Virginia Woolf. “Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell’uomo a grandezza doppia del naturale”. E ancora …“Una donna deve avere i soldi e una stanza tutta sua per scrivere romanzi”… credo che ci sia ancora molto da fare.

Mara Cozzoli

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