Biotestamento, una scelta preziosa per una vita consapevole.
Nel V anniversario dell’approvazione della legge sulle DAT, VIDAS punta sull’informazione: esperti a confronto, sportello dedicato e un progetto nelle scuole.
Consenso informato, pianificazione condivisa delle cure, Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) ma anche diritto all’autodeterminazione ed esercizio consapevole della responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Sono questi i temi correlati alla legge 219 del 22 dicembre 2017 su cui, a cinque anni dalla sua approvazione, si sono confrontati professionisti della sanità e rappresentanti delle istituzioni durante l’incontro Biotestamento, una scelta preziosa per una vita consapevole, organizzato da Fondazione VIDAS e svoltosii mercoledì 14 dicembre alle ore 17 presso l’Auditorium Alberto Malliani (V piano Casa Sollievo Bimbi, via Ojetti 66 Milano).
Sono intervenuti Patrizia Borsellino, Docente ordinario di Filosofia del diritto e Bioetica all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Maura Degl’Innocenti, Medico Palliativista, Responsabile Medico degenza e Day Hospice adulti di VIDAS, Alessandro Guerroni, Medico di Medicina Generale, Medico del Coordinamento regionale della SICP – Società Italiana Cure Palliative Lombardia. Partecipa inoltre Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano. Modera Dario Ceccarelli, giornalista de Il Sole 24 ore.
“Da 40 anni VIDAS è al fianco dei malati inguaribili per garantire loro un servizio completo di cure palliative, sia a domicilio sia in hospice, e per difendere il loro diritto a vivere fino all’ultimo istante con dignità e nel pieno rispetto dei propri valori di riferimento – dice Giada Lonati, direttrice sociosanitaria VIDAS. Di qui il nostro impegno a favorire un’informazione sempre più corretta e imparziale sul diritto all’autodeterminazione nel fine vita, a cui si aggiungono una serie di strumenti e servizi gratuiti rivolti ai cittadini.”
VIDAS infatti gestisce presso la sua sede di via Ojetti 66 a Milano lo Sportello Biotestamento, tra i pochissimi in Italia a offrire la consulenza gratuita di un medico palliativista e di uno psicologo per la stesura delle DAT. È attivo sia in presenza sia in modalità digitale (per info e appuntamenti tel. 02 725111; biotestamento@vidas.it). Dall’apertura, nel novembre 2019, a oggi ha offerto la propria consulenza a 269 persone, di cui il 59% sono donne. Il 70% sono residenti in Lombardia, gli altri provengono da tutta Italia.
Insieme al Municipio 8, VIDAS ha dato vita anche a uno sportello di prima informazione, gestito da volontari appositamente formati, presso la Biblioteca Gallaratese (situata all’interno del Centro Commerciale di Bonola).
La città di Milano è da tempo all’avanguardia in materia di testamento biologico, anche dal punto di vista della raccolta delle dichiarazioni di volontà dei cittadini: “Il Comune di Milano – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – fin dal 2013 aveva messo a disposizione dei cittadini uno sportello per raccogliere gli atti notori riguardanti la dichiarazione di volontà sui trattamenti sanitari e di fine vita, anticipando di fatto la legge e supportando oltre 800 cittadini. A gennaio 2018, Milano è stato uno dei primi comuni ad applicare la legge, approvata solo pochi giorni prima, allestendo uno sportello per la raccolta gratuita della DAT presso la sede dell’anagrafe di via Larga. Da allora, grazie alla preziosa collaborazione con l’Assessorato ai Servizi civici, oltre 6.700 cittadini hanno potuto esercitare questo loro importante diritto”.
Per diffondere la conoscenza della legge 219/2017 anche tra i più giovani, VIDAS inoltre sta promuovendo nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia Il DIRITTO DI SCEGLIERE. Essere consapevoli, essere scuole secondarie di secondo grado. Il progetto di didattica attiva -realizzato in collaborazione con La Fabbrica, gruppo leader nello sviluppo di percorsi di comunicazione educativa e formativa – inserisce la tematica del biotestamento nell’ambito dell’educazione civica, materia recentemente diventata obbligatoria in tutti i gradi dell’istruzione. L’iniziativa, avviata nell’anno scolastico 2021/22, ha già coinvolto 80 classi per un totale di oltre 2.000 studenti di tutta Italia. Gli elaborati realizzati dai ragazzi al termine del percorso fanno capire quanto i temi dell’autodeterminazione e della libertà di scelta siano importanti per loro.