Disabilità e inclusione lavorativa.
Il lavoro è un diritto di ogni persona. Tale principio, in riferimento alla disabilità, è sancito anche dalla Convenzione Onu in termini di medesime possibilità e giusti aiuti per un adeguato inserimento in contesti lavorativi.
A questo proposito, per poter permettere l’inserimento nel mondo del lavoro, la persona con disabilità deve poter fare affidamento, fin dalle prime tappe e per tutto il corso della vita, su sostegni adeguati in modo tale da esprimere le proprie potenzialità e di vedere garantito il diritto ad essere parte integrante di quell’investimento sociale che prevede opportunità di crescita, inclusione e remunerazione.
Per fare in modo che tale obiettivo possa essere raggiunto, anche la società necessita di essere supportata da norme, leggi e strumenti che possano favorire esperienze, progetti, pensieri e possibilità di cambiamento.
L’ambizione ad un lavoro e ad una giusta remunerazione non deve essere, per alcuni, un’ utopia.
“L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è possibile ed è responsabilità di ciascuno di noi: persone con disabilità, associazioni, istituzioni, scuole, famiglia, servizi, mondo delle imprese, comunità. Se ognuno di noi non fa la propria parte, se veniamo meno a questa responsabilità, non violiamo solo diritti, facciamo qualcosa di ancora più grave: priviamo noi stessi e l’intera collettività di qualcosa di prezioso e insostituibile…il contributo di tutti i suoi membri, nessuno escluso.”, dice Roberto Speziale, Presidente Nazionale Anffas.
Come sopra citato, il tema del lavoro in relazione alla disabilità è trattato anche dalla Convenzione Onu; in particolare nell’art. 27 è riconosciuto il diritto delle persone con disabilità al lavoro, contemplando anche l’opportunità di mantenersi attraverso la propria attività lavorativa e la libertà di scelta all’interno di un ambiente lavorativo inclusivo ed accessibile.
Per favorire l’inclusione lavorativa, gli Stati facenti parte dell’Onu si impegnano a combattere ed eliminare ogni forma di discriminazione sul lavoro, proteggere il diritto delle persone con disabilità ad avere condizioni lavorative giuste e favorevoli, comprese un uguale trattamento in termini di opportunità e remunerazione, nonchè i diritti sindacali e garantire che le stesse non siano tenute in schiavitù o svolgano lavoro coatto.
La possibilità di accedere al mondo del lavoro è un diritto – dovere di ogni individuo che assume un valore fondamentale dal punto di vista economico, remunerativo, sociale e psicologico, con un impatto determinante sulla qualità di vita del singolo individuo, anche per chi convive con una disabilità.
Il tema del lavoro legato alla disabilità e, più nello specifico, l’inclusione lavorativa per le persone con disabilità è uno dei punti fondamentali per dare una spinta di accrescimento per la propria autostima, autorealizzazione, dare modo di sentirsi “utili” e “produttivi”, potenziare le proprie competenze, l’autonomia, promuovere l’arricchimento personale e relazionale e al contempo rappresenta uno dei passaggi fondamentali e centrali nel processo di inclusione sociale.