Femminicidi in Italia
I dati dei femminicidi non solo in Italia, ma anche nel mondo è veramente allarmante, sono 187 le donne uccise ogni giorno; spesso il problema scatenante è legato al fatto che i mariti, partner o ex partner non sopportano l’idea di vedere che la loro compagna sia libera, forte e in grado di avere successo.
Il 63% delle donne uccise non ha mai denunciato gli abusi subiti da parte del compagno. Una piaga quella della violenza di genere che sembra impossibile da sconfiggere, nonostante siano stati tanti gli sforzi messi in campo negli anni. Dopo la morte di Giulia Cecchettin hanno fatto ricorso al numero antiviolenza 1522 attivato nel 2006 moltissime donne. Il numero di chiamate ricevute sul numero antiviolenza in aumento già nel periodo della pandemia, è ora addirittura raddoppiato. Dalle 200 chiamate quotidiane si è arrivati alle 400, che aumentano a 500 se si considerano le richieste di aiuto pervenute anche tramite Chat ed App. Non ci ferma dunque ad uno schiaffo, a un ricatto psicologico, uno strattone. Le violenze perpetrate sulle vittime sono continue, ripetono uno schema sempre uguale in tutti i casi, fatto di relazioni spesso tossiche, partner controllanti, limitazioni della libertà, un crescendo di maltrattamenti che sfociano poi nell’aggressione fisica. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell’Interno riguardanti l’anno 2023, le vittime di omicidio di sesso femminile sono 107: di queste 87 sono state uccise in ambito familiare e in 55 casi l’omicida era un partner o ex partner. I dati fotografano una situazione drammatica, il numero dei femminicidi non accenna a diminuire: è il segnale di un fenomeno radicato, di matrice culturale, che resta stabile nonostante i tentativi di arginare il problema soprattutto tramite misure penali.