Donne oggi. Quando l’arte prende voce
Madre, moglie e compagna.
Madre single a cui fa carico la crescita della prole.
Donna a cui le circostanze non hanno permesso una gravidanza, ma non per questo meno incomplete rispetto a coloro che, contrariamente, per volontà o per sbaglio, la vita l’hanno anche generata.
Donna lavoratrice, disoccupata o studentessa, donna che combatte per la propria indipendenza.
Donna forte ma, a volte, fragile.
Donna che.. non è solo un corpo, un pezzo di carne che può essere violato.
Donna che vuole essere libera di amare e chiudere una relazione quando non funziona.
Donna e il suo rapporto con il tempo che passa, donna e il suo interfacciarsi con l’altro.
Donna e la faticosa evoluzione socio-culturale che l’ha vista (e la vede tutt’ora) ricoprire ruoli originariamente spettanti all’uomo.
Donna e la parità di retribuzione.
Donna ribelle a ogni forma di stereotipo.
Infine, donna alla ricerca di una sua identità.
Anna Ceppi, Primavera Spezzata. Olio su tela 100×60
In “Donne oggi” collettiva organizzata da Famiglia Artistica Seregnese2018 presso Galleria Civica Ezio Mariani di Seregno e conclusasi lo scorso 25 febbraio, la figura femminile (con le svariate sfumature che la contraddistinguono) è stata poste al centro di riflessioni.
Luci e ombre che narrano percorsi conclusi, orizzonti raggiunti e altri così vicini da sentirli intimamente vivere sulla pelle.
Rolando Gabaro, Dubbio. Stampa Fotografica 50×48
Dipinti, scatti fotografici e installazioni a tal punto punto magnetici nella loro creazione da prendere voce e divenire, in tal modo,
narratori.
Componimenti poetici dal forte tratto introspettivo hanno, inoltre, affiancato la potenza dell’immagine.
Ancora una volta l’arte, nelle sue diverse concezioni, ha voluto addentrarsi nelle meandri di una società in parte inetta alla comprensione di determinati fenomeni.
Maria Patrizia Epifania. I silenzii delle donne. Olio su tela 120×80
Il punto di forza di “Donne oggi” è stato il connubio di artiste e artisti sottolineando, conseguentemente, l’importanza della collaborazione donna-uomo al fine di pervenire a una vera rivoluzione culturale.
“La mostra nasce in occasione dell’avvicinarsi dell’8 marzo e voluta dall’Assessorato alla cultura nell’ambito di un ciclo di eventi dedicati alla donna” spiega Pierluigi Cocchi, Presidente Famiglia Artistica Seregnese2018 “Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere, volutamente, anche artisti uomini per responsabilizzarli. Ogni artista ha interpretato a modo suo la donna in tutti i suoi aspetti. Ad esempio, qualcuno ha voluto mettere in evidenza un volto di donna con la sigaretta tra le labbra, altri un volto di donna che chiede di non toglierle neanche una ruga in quanto le ha pagate tutte. Sono stati tanti i temi affrontati. Tra le poetesse Domenica Alati che ha voluto sottolineare il dualismo rabbia-amore. La qualità della mostra è valido e il pubblico, fortunatamente ha reagito bene”.
Immagine in evidenza: Tiziiana Trezzi, Catarsi,2023 acrilico su tela cm. 200×150.