Usigrai: L’azienda replica con toni da padrona delle ferriere al comunicato sindacale sullo sciopero.
“L’azienda replica al videocomunicato sindacale dell’Usigrai con toni da padroni delle ferriere” spiega l’Esecutivo di UsigRai tramite nota stampa, proseguendo: “Quando non si hanno contenuti, la si butta sull’accusa stantia di fare politica e di far circolare fake news, un’accusa gravissima nei confronti di tutti i giornalisti e le giornaliste della Rai, che punta a screditare un’intera categoria. Si mettono in fila argomenti, questi sì, che non reggono alla prova dei fatti:
1- l’azienda sta già riducendo gli organici non sostituendo le uscite per pensionamento.
2- alle selezioni pubbliche preferisce le chiamate dirette per le prime utilizzazioni in rete.
3- intanto però nega il riconoscimento del giusto contratto a decine di precari della cosiddetta fase 2.
4- la proposta aziendale sul premio di risultato sottrae ai giornalisti una parte economica riconosciuta invece agli altri dipendenti.
5- su censure e bavagli, basta leggere i giornali italiani e internazionali delle ultime settimane. A proposito, che fine hanno fatto i “provvedimenti drastici” annunciati dall’Ad dopo il caso Scurati?
Infine, chi sottrae tempo all’informazione ancora una volta è l’azienda: l’Usigrai si attiene alle regole con un comunicato di 1 minuto, la protervia aziendale impone una replica che dura il doppio.”
In qualità di vicedirettore responsabile di questa testata, a seguito di quanto abbiamo assistito in questi giorni, esprimo la mia vigilanza ai giornalisti Rai che ieri hanno scelto di scioperare.
Nel corso degli ultimi mesi, volti che hanno fatto la storia dell’azienda apportando il proprio contributo a livello contenutistico, sono passati ad altre sedi.
Anche su questo punto occorrerebbe riflettere, partendo da una semplicissima domanda: “Si trovavano nella condizione di poter esercitare nel migliore dei modi la loro professionalità?”.