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“Lotta contro la morte“, Edvard Munch

| Mara Cozzoli |

Come Leonardo da Vinci studiò l’interno del corpo umano dissezionando cadaveri, così io cerco di dissezionare anime. Le mie sofferenze fanno parte di me stesso e della mia arte. Sono indistinguibili da me, e la loro distruzione distruggerebbe la mia arte. Voglio conservare quelle sofferenze
Edvard Munch

Psicoanalitico e introspettivo, Edvard Munch rappresentò la disperazione e seppe osservarla criticamente in ogni sua differente manifestazione.
Datato 1915, “Lotta contro la morte” è un dipinto che racconta la cruda emozione della morte, il dolore universale del lutto.
Al centro, posta sopra al letto e coperta da un lenzuolo dal quale emerge solo il capo,  giace una figura,  mentre intorno ad essa volti segnati dalla sofferenza esprimono la composta ’afflizione di chi resta.
Colori cupi e pennellate espressive divengono veicolo narrativo.
Verde, marrone e nero accompagnati da tocchi di rosso intenso sulla coperta amplificano il vigore emotivo.
Lo sfondo, reso turbolento dalla proiezione delle ombre sul muro, riflette l’inquietudine dell’animo umano contraddistinto dall’impotenza innanzi all’evolversi degli eventi rendendo, in tal modo, tangibile l’agonia della perdita.
L’evidente stato d’angoscia si snoda su un duplice binario ed è volto a mostrare non solo ciò che si prova nel guardare chi si ama spegnersi lentamente, ma anche la battaglia che il defunto ha affrontato per vivere un solo istante in più.
Un’immagine pittorica, dunque, in grado di rendere esplicita la precarietà della condizione umana.
Immergersi nell’opera dell’autore significa soffermarsi su un ulteriore percorso interiore, quello dell’elaborazione del lutto che, passando attraverso svariate fasi  emozionali quali negazione e rabbia, prime forme di protezione rispetto alla sofferenza, giunge, infine, all’accettazione del distacco.
Edvard Munch è considerato esponente di spicco della stagione simbolista degli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, di cui ne anticipò l’esasperazione e la violenza cromatica.
Al sentimento profondo e malinconico legato alla natura egli unì un senso doloroso dell’amore e della morte, incidendo ampiamente sull’espressionismo tedesco.

Lotta contro la morte“, Olio su tela – 1.824 m x 1.403 m. Munchmuseet

Mara Cozzoli

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