Skip to main content
Milano più sociale. Periodico di informazione online

Dance. Ada Nori

| Mara Cozzoli |

Pelle diafana, capelli color dell’ebano, sguardo ritto e fiero innanzi a sé.
Le donne di Ada Nori appaiono legate da un comune sentire e da un vissuto similare.
Atmosfera atra e senso del movimento divengono file rouge di un meccanismo evolutivo nel quale emerge una condizione esistenziale caratterizzata da una primaria vulnerabilità.
Consumate, forse, dal loro stesso vivere, inizialmente sconfitte urlano al creato la precarietà del genere umano.
Passato, presente e futuro si fondono nell’unicità di una tela, dove  le ombre  sono proiettate su uno sfondo che, nel graduale passaggio da grigio a marrone, perde staticità permettendo, in tal modo, un gioco di chiaro-scuro il quale, a sua volta,  sembra indicare quel momento sospeso, una zona neutrale, il primo passo verso la consapevolezza.
L’ondulazione dei corpi delinea lo spostamento dell’inconscio verso il conscio.
Fantasmi di un’esistenza disperata trasmutano questo stato in rivalsa.
Tonalità fredde mutano repentinamente in un naturale e sapiente cambio cromatico che si amalgama alla fisicità di energici passi di una metaforica danza, facendo percepire il senso della pesantezza di un trascorso non ancora superato ma proiettato a un differente avvenire.

“Dance” è parte delle opere esposte in “Intime narrazioni. L’arte per guardarsi l’anima”, mostra personale dell’artista.

Olio su tela, 70×100 cm

Programma mostra

Lunedì 17 marzo-venerdì 4 aprile

Inaugurazione giovedì 20 marzo ore 18.00

Presso ChiAmaMilano, Via Laghetto 2

Orari visita dalle 10.00 alle 19.00, sabato e domenica esclusi.

Ente organizzatore Associazione culturale infinityArt

A cura di Mara Cozzoli

Dance. By Ada Nori

Translucent skin, ebony hair, an upright and proud gaze.
Ada Nori’s women seem to be united by a common feeling and a similar experience.
Atra’s atmosphere and sense of movement become the fil rouge of an evolutionary mechanism in which an existential state characterised by a primary vulnerability emerges.
Consumed, perhaps, by their own life, initially defeated, they cry out to creation the precariousness of humanity.
Past, present and future come together in the singularity of a canvas where the shadows are projected onto a background that, in a gradual transition from grey to brown, loses its static quality, allowing for a play of light and dark that seems to indicate that suspended moment, a neutral zone, the first step towards consciousness.
The undulation of the bodies outlines the movement of the unconscious towards the conscious.
Ghosts of a desperate existence turn this state into revenge.
Cold tones change abruptly in a natural and skilful chromatic shift that merges with the physicality of the energetic steps of a metaphorical dance, giving a sense of the weight of a past not yet overcome, but projected into another future.


Exhibition Programme

Monday 17 March – Friday 4 April
Opening Thursday 20 March at 6 p.m.
At ChiAmaMilano, Via Laghetto 2
Visiting hours from 10 a.m. to 7 p.m., except Saturdays and Sundays
Organised by the cultural association infinityArt
Curated by Mara Cozzoli

Mara Cozzoli

Leggi tutti gli articoli