LA FESTA DI HALLOWEEN
La festa di Halloween non nasce in America ma ha origini molto antiche in Irlanda quando era dominata dai Celti.
I Celti erano prevalentemente un popolo di pastori e i tempi della loro vita erano scanditi dai tempi che l’allevamento del bestiame imponeva.
Alla fine della stagione estiva i pastori riportavano a valle i loro greggi per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio di un nuovo anno. Infatti per i Celti l’anno nuovo non cominciava il primo gennaio, ma il primo novembre quando terminava la stagione calda e iniziava quella fredda. La stagione delle tenebre e del freddo in cui si trascorreva il tempo in casa costruendo utensili e passando le serate a raccontare storie e leggende.
Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo si celebrava con lunghi festeggiamenti. Era la festa di Samhain che deriverebbe dal gaelico e significherebbe proprio “Fine dell’Estate”.
In quel periodo dopo aver messo al riparo il bestiame e aver preparato le scorte alimentari per l’inverno, il popolo poteva riposarsi e ringraziare gli Dei per la loro generosità attraverso un rito di passaggio che ne propiziasse la benevolenza.
Per i Celti il tempo era come un cerchio suddiviso in cicli. Il termine di ogni ciclo era considerato importante e carico di magia. Oltre a Samhain il 31 ottobre c’erano: Lunghnasadh il primo agosto, Beltane il 30 aprile o primo maggio, Imbolc il primo o 2 febbraio, Yule il 21 dicembre, Ostara il 21 marzo, Litha il 21 giugno e Mabon il 21 settembre.
L’avvento del cristianesimo non ha cancellato del tutto queste festività, in molti casi si e’ sovrapposto ad esse dando significati diversi da quelli originari.
In sintonia con quello che avveniva in natura, la morte era il tema principale della festa. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé gli spiriti dei morti che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità, per farli unire al mondo dei vivi provocando così il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio.
Nella notte del 31 ottobre si tenevano raduni nei boschi, su per le colline si accendeva il Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici di animali.
Dopo questi riti festeggiavano per tre giorni mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti e farli ritornare nelle loro lande.
In Irlanda si lasciavano cibo e latte fuori dalla porta di casa per le anime dei defunti affinché potessero rifocillarsi e non facessero scherzi ai viventi.
L’evangelizzazione delle Isole Britanniche portò un nuovo concetto della vita molto distante da quello celtico e la chiesa tentò di sradicare i culti pagani.
Halloween non fu cancellata ma fu cristianizzata con l’istituzione del giorno di Ognissanti il primo novembre e la commemorazione dei defunti il 2 novembre.
Quando alla meta’ dell’ottocento gli irlandesi si trasferirono in America vi portarono le loro tradizioni. Ben presto la celebrazione di Halloween si diffuse a tutto il popolo americano diventando quasi una festa nazionale.
Ormai da qualche anno gli Stati Uniti, grazie al cinema e alla televisione, hanno esportato in tutto il mondo i festeggiamenti di Halloween e hanno trasformato quella che era una festa religiosa e rituale in una festa consumistica con costosi e allegri festeggiamenti.