Intervista a Alan Fabbri primo cittadino di Ferrara.
Nel 1995 il centro storico di Ferrara è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, come esempio di città che ha saputo conservare nel tempo le sue bellezze storico-artistiche.
Il primo documento attendibile in cui si nomina Ferrara è il diploma emanato dal re longobardo Astolfo nel 753 d.C. che ne attesta il dominio sulla città
Questa magnifica città ha conservato intatto nei secoli il grande prestigio assunto durante l’età estense che la portò a divenire uno dei centri culturali più raffinati del Rinascimento italiano.
Ferrara oggi può vantare un’alta qualità della vita data da una realtà vivace ricca di splendide mostre d’arte, di una raffinata stagione concertistica, varie manifestazioni sportive e culturali tra cui il Palio di Ferrara, che la documentazione storica identifica come il più antico d’Italia, la prima kermesse internazionale dei musicisti di strada (Buskers Festival) e il Balloons Festival, il Ferrara Film Festival e una fitta rete di eventi legati all’estate .
Conosciamo meglio il suo primo cittadino Alan Fabbri
Che formazione ha avuto?
(‘Ho studiato al liceo scientifico Roiti di Bondeno e, dopo il diploma, ho frequentato la facoltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara, laureandomi, nel 2005, in Ingegneria dei materiali con una tesi che ho realizzato alla Solvay Benvic, storica azienda del polo chimico Montedison”.
Quando ha deciso di scendere in politica e perché?
Il motore della mia passione politica è l’amore per la mia terra, la voglia di dare un contributo alla realizzazione di cose utili al territorio e al suo sviluppo. Nasco politicamente con una grande passione per il federalismo, che ritengo l’assetto politico-amministrativo più efficace e rispettoso delle specificità locali. All’inizio eravamo in pochi, qualcuno ci trattava con sufficienza, come visionari, ma con il tempo sempre più persone si sono avvicinate al nostro movimento e anche i fatti hanno dimostrato il valore delle idee che sosteniamo. Oggi oltre all’incarico di sindaco di Ferrara sono delegato Anci in materia di ‘Politiche istituzionali, riforme e autonomie. E’ una grande soddisfazione potermi occupare, anche a livello nazionale, di temi che sano stati all’origine del mio ingresso in politica.
Quali sono pregi e difetti di una città come Ferrara?
Per elencare i pregi di Ferrara non basterebbe un’enciclopedia. Ne cito tre: la sua storia di grande capitale e culla dell’arte e della cultura, la sua bellezza architettonica, paesaggistica (e qui mi riferisco anche al rapporto col sistema delle acque) e monumentale, la bontà della sua cucina e delle sue materie prime (e quindi della sua agricoltura). I difetti? Ferrara è una città che merita una posizione di rilievo a livello internazionale, su questo secondo me troppo a lungo non si è puntato adeguatamente.
Quanto conta l’arte in una città come Ferrara?
Conta tantissimo. L’arte a Ferrara è il segno di una grande storia. Ferrara per secoli ha chiamato a sé i migliori artisti e questo ha segnato lo splendore della città: passeggiando o pedalando in bicicletta la ricchezza artistica si tocca con mano ed è un piacere agli occhi. Ferrara è a tutti gli effetti una capitale del Rinascimento e ha un’anima medievale intatta. Si respira ancora la cultura ebraica, lo straordinario mosaico dj culture che ne hanno fatto una città unica da questo punto di vista.
Ferrara è definita la città delle biciclette, che tour consiglierebbe ad un turista che voglia conoscere la sua città?
Delizie estensi e itinerari della Destra Po, poi verso il cuore della città per visitare in sella alcune delle zone più note: il Castello, viale Ercole I d’Este, palazzo dei Diamanti, le mura, i parchi, piazza Ariostea, via delle Volte. E poi le soste a musei e mostre, ne abbiamo attualmente ben sette aperti: Antonio Ligabue a palazzo dei Diamanti, il Nuovo Museo Schifanoia con le sale Quattrocentesche, Giovanni Battista Crema e Giovanni Boldini al Castello, il ‘fotografo dell’acqua’ Claudio Koporossy a palazzina di Marfisa d’Este, il nuovo allestimento della Madonna della Melagrana al museo della Cattedrale, “La Fotografia 1839-2020” con lo storico e fotografo Italo Zannier, al Padiglione di Arte Contemporanea.
Quali sono gli appuntamenti culturali e legati al mondo dello spettacolo che sono un appuntamento fisso nella programmazione dei “Palinsesti dedicati
Come detto, abbiamo sette musei e mostre aperti, E ci prepariamo a un’estate di grandi eventi e Festival. Il Ferrara Summer Festival porterà in città nomi come Antonello Venditti, Fiorella Mannoia, Noemi, i Subsonica, Francesco De Gregori, i comici Pucci e Panariello e tanti altri nomi che sveleremo nelle prossime settimane. E poi i grandi festival, tra cui il Ferrara Food Festival, un nuovo grande evento a carattere nazionale sull’enogastronomia locale dal 5 al 7 novembre. E tantissime altre novità.
Un concittadino come Vittorio Sgarbi ha un peso nelle decisioni legate al mondo dell’arte ?
Vittorio Sgarbi è una straordinaria risorsa per Ferrara e per il Paese. La sua conoscenza e la sua competenza sono state il motore di iniziative di enorme successo, cito a titolo di esempio gli oltre 65mila visitatori per la mostra su Banksy, l’enorme successo dell’attuale antologica dedicata ad Antonio Ligabue, le decine e decine di iniziative che ha promosso, il grande lavoro per riscoprire e valorizzare la ricchezza degli autori ferraresi. Lo ringrazio per quanto sta facendo per la città.
Intervista in collaborazione con Il Club Amici dell’Arte di Ferrara