I cambiamenti culturali e sociali della famiglia nel corso del tempo.

Con il decorrere dei secoli, l’idea di famiglia ha subito innumerevoli cambiamenti, sia dal punto di vista sociale che culturale.
Si è passati da una situazione di patriarcato e disuguaglianza tra i coniugi, tipici della Grecia e della Roma antiche, per giungere in età moderna e contemporanea, con la diffusione della Rivoluzione industriale nel corso dell’Ottocento, ad una modifica del suo concetto originario.
Vennero promulgate leggi fino a quel momento assenti a tutela della figura materna e fu sancito il diritto-dovere all’istruzione dei figli.
La Rivoluzione industriale produsse effetti anche sulla società del Novecento: la progressiva diffusione del benessere e la perdita del senso religioso della collettività, videro svanire il concetto di indissolubilità del matrimonio, tanto che alcuni Stati ammisero divorzio e aborto.
Ad oggi, invece, la famiglia, nella società occidentale ha subito innumerevoli trasformazioni: si è registrato un decremento nel tasso di natalità e, alcune di esse, sono composte solo dalla coppia di coniugi.
Di pari passo al numero sempre più alto di persone che vivono sole (single), si è registrato un incremento di matrimoni multietnici.
Fenomeno in forte espansione è quello delle famiglie “allargate”, all’interno delle quali gli sposi hanno figli da precedenti relazioni.
Il principio di famiglia intesa come società naturale fondata sul matrimonio è andato perdendosi con il diffondersi della nozione “famiglia di fatto” in cui la coppia, pur non essendo legata da vincoli giuridici e religiosi, ha dato vita ad un proprio nucleo famigliare.
Oggetto di accesi dibattiti è anche il tema delle unioni civili, cioè matrimoni tra persone dello stesso sesso.
È opinione comune che la famiglia debba tornare ad essere scuola di solidarietà e non di individualismo e che sia un ambiente in grado di stimolare la realizzazione personale e sociale di bambini e giovani.