La Regione Lombardia inserisce la figura dello psicologo nelle Case di comunità.
Laura Parolin, Presidente Ordine degli Psicologi della Lombardia: “Riconosciuto il valore della tutela della salute psicologica”
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) comunica con grande soddisfazione che, nella riforma del Sistema Sanitario Lombardo approvata il 30/11/2021 (Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 – Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), risulta introdotta la figura dello psicologo all’interno delle Case di Comunità.
Tale risultato pone le basi per un rinnovamento del Sistema Sanitario Regionale, chiamato ad essere sempre più in grado di rispondere ai bisogni del territorio e di mettere in pratica quei presidi di prossimità tanto necessari per rispondere al crescente bisogno di psicologia della popolazione.
L’OPL ringrazia Regione Lombardia e la III Commissione Sanità e Politiche Sociali per la forte sensibilità nei confronti delle urgenze legate alla tutela della Salute Psicologica delle cittadine e dei cittadini.
“Questo importantissimo risultato è stato il frutto dal gioco di squadra coordinato dall’OPL con le rappresentanze di AUPI (Associazione Unitaria Psicologi Italiani) e UOPSI (Unità Operative di Psicologia) sedute al Tavolo Tecnico per la Salute di Regione Lombardia”, commenta soddisfatta Laura Parolin, presidente OPL, che aggiunge: “Abbiamo lavorato per proporre emendamenti e introdurre novità all’interno della nuova proposta di legge, con il documento “Per una sanità delle persone”, che nasce dal bisogno di dare valore alla tutela della Salute Psicologica e di veder riconosciuti i Livelli Essenziali di Assistenza psicologica già previsti per legge”.
“L’inserimento delle psicologhe e degli psicologi nei presidi territoriali” -aggiunge Davide Ba– ventore, vicepresidente OPL– “dà risposta al bisogno della popolazione di accedere a prestazioni psicologiche a bassa soglia, aumentando la capacità del servizio pubblico di intercettare precocemente situazioni di difficoltà e promuovendo in maniera più efficace il benessere psicologico dei cittadini. Per la nostra categoria si tratta di un riconoscimento a lungo atteso che valorizza l’appartenenza della dimensione psicologica all’ambito delle cure primarie”.